Sandro Gerbi, "Il Sole-24 Ore", 21/7/2002 pagina 25., 21 luglio 2002
Indro Montanelli descrive la gallerista Palma Buccarelli, incontrata a una cena (lei si presentò con un’ora e mezza di ritardo): «Sopravviene lenta, con un’aria di cui gli occhi semichiusi, che si direbbero un po’ miopi e forse non lo sono, sottolineano la svagatezza, negligentemente ondeggianti sulla nuca le folte chiome castano-scure, ma eretto sul collo il volto bianchissimo su cui rislatano le ciglia dense e morbidamente vellutate, il naso deciso pur con una lieve e aristocratica curvatura aquilina
Indro Montanelli descrive la gallerista Palma Buccarelli, incontrata a una cena (lei si presentò con un’ora e mezza di ritardo): «Sopravviene lenta, con un’aria di cui gli occhi semichiusi, che si direbbero un po’ miopi e forse non lo sono, sottolineano la svagatezza, negligentemente ondeggianti sulla nuca le folte chiome castano-scure, ma eretto sul collo il volto bianchissimo su cui rislatano le ciglia dense e morbidamente vellutate, il naso deciso pur con una lieve e aristocratica curvatura aquilina. la bocca esile e volitiva, le pupille verdi».