Salvatore Bragantini, ìCorriere della Seraî 27/6/2002, 27 giugno 2002
Siamo di fronte al fallimento del mercato? «Sì se si pensa che il mercato possa a tutto provvedere, no se si crede, invece, che al mercato spetti perseguire il suo scopo di profitto nell’ambito delle norme esistenti, e sia la regolamentazione a doversi far carico delle esigenze del pubblico interesse
Siamo di fronte al fallimento del mercato? «Sì se si pensa che il mercato possa a tutto provvedere, no se si crede, invece, che al mercato spetti perseguire il suo scopo di profitto nell’ambito delle norme esistenti, e sia la regolamentazione a doversi far carico delle esigenze del pubblico interesse. Se il mercato pensa di poter fare da solo, si sbaglia, e paga pegno. Come accade ormai da mesi, triste ma salutare. Sia chiaro, anche una buona regolamentazione e un mercato ben funzionante non eviteranno mai frodi e scandali. La vicenda WorldCom fa però svanire un mito degli ultraliberisti, la peer pressure, cioè l’azione di coloro che, facendo lo stesso tuo mestiere, sarebbero danneggiati da un tuo comportamento scorretto, e quindi ti impediranno di sbagliare» (Salvatore Bragantini).