Massimo Riva, ìla Repubblicaî 12/7/2002 Simonetta Cotellessa, ìPanoramaî 23/5/2002, 12 luglio 2002
Il modello Thatcher. «La lezione alla quale guardano i nostri attuali governanti - anche se, mettendoli per iscritto, i programmi elettorali dicono semmai l’opposto - è quella di Margaret Thatcher
Il modello Thatcher. «La lezione alla quale guardano i nostri attuali governanti - anche se, mettendoli per iscritto, i programmi elettorali dicono semmai l’opposto - è quella di Margaret Thatcher. Ovvero di un’Inghilterra che, prima della lady di ferro, aveva il miglior servizio sanitario del mondo civile, e oggi ne ha uno dei peggiori a dispetto dei maggiori spazi offerti alla sanità privata» (Massimo Riva). Il National health service assorbe il 6 per cento del prodotto interno lordo britannico (69 miliardi di sterline nel 2000). Tra i maggiori problemi i tempi di attesa: il 4 per cento dei pazienti aspetta fra i 12 e i 17 mesi per un intervento di chirurgia generale; il 6,6 per cento fra i 12 e i 17 mesi per uno di ortopedia; il 30 per cento fra i 6 e gli 11 mesi per un intervento di cardiochirurgia, il 2 per cento arriva a 17 mesi; il 4,9 per cento dei pazienti aspetta fra i 12 e i 17 mesi per un intervento di neurochirurgia. Per risolvere il problema, i malati vengono spediti all’estero (Italia compresa), dove vengono operati a spese dello Stato (500 milioni di sterline l’anno). Lorenzo Orta, presidente dell’associazione che riunisce le case di cura private dell’Emilia Romagna: «Hanno sbagliato i conti e sono stati troppo ossequianti ai diktat del budget».