Adriana Cerretelli, Il Sole 24 Ore, 18/07/2002, 18 luglio 2002
Ma qualcosa si sta muovendo nella psicologia del Vecchio Continente. «è vero, tende a dimostrarsi meno remissivo e più rivendicativo
Ma qualcosa si sta muovendo nella psicologia del Vecchio Continente. «è vero, tende a dimostrarsi meno remissivo e più rivendicativo. Assertivo. La raggiunta parità dell’euro rispetto al dollaro, il graduale rientro in patria di parte degli enormi capitali europei migrati negli Stati Uniti, le possibili difficoltà che ne potrebbero derivare per garantire il finanziamento del mega-deficit della bilancia dei pagamenti Usa sono tutti fattori che, se da un lato sottolineano quanto le economie americana ed europea siano legate a doppio filo nel mondo globale, dall’altro sembrano fatti apposta per tonificare la voglia di rivincita e protagonismo degli europei. La forza dell’euro ha una matrice più esogena che endogena che si chiama debolezza del dollaro. Ma che comunque contribuisce a incoraggiare l’Europa a fare la voce un po’ più grossa nelle molte vertenze commerciali».