Gianfranco Bangone, ìPanoramaî, 6/9/2001, 6 settembre 2001
L’allarme riscaldamento del pianeta ed effetto serra. Richard S. Lindzen, docente di meteorologia al Massachusetts Institute of Technology: «Tra un secolo il clima sarà diverso rispetto a oggi, ma semplicemente perché le mutazioni atmosferiche sono la norma
L’allarme riscaldamento del pianeta ed effetto serra. Richard S. Lindzen, docente di meteorologia al Massachusetts Institute of Technology: «Tra un secolo il clima sarà diverso rispetto a oggi, ma semplicemente perché le mutazioni atmosferiche sono la norma. Sono convinto che tra qualche migliaio di anni avremo un’altra era glaciale. Ma le emissioni di biossido di carbonio non c’entrano. Pensi alla ”piccola era glaciale” che portò nell’Europa del XVII e XVIII secolo neve e ghiacciai. O all’optimum medievale, mille anni fa, quando la parola inquinamento non esisteva ancora, ma l’Islanda e la Groenlandia erano zone temperate e abitate dove si coltivava la vite. Le temperature, allora, erano tra i 2 e i 5 gradi centigradi più elevate di oggi [...] La verità è che non abbiamo una spiegazione vera e plausibile per capire gli sconvolgimenti meteorologici del presente e del passato. La scienza del clima è ancora a uno stadio primitivo». [8] Lomborg: «Contesto l’efficacia delle soluzioni proposte. Sarebbe molto più costoso tagliare radicalmente le emissioni di anidride carbonica piuttosto che pagare i costi di adattamento all’aumento della temperatura. Il Protocollo di Kyoto promette risultati tutto sommato modesti a costi altissimi, fra 150 e 350 miliardi di dollari l’anno. Se le simulazioni dell’Istituto per i cambiamenti climatici dell’Onu sono esatte, l’effetto del Protocollo sarebbe di ritardare di soli sei anni in un secolo questo aumento di temperatura. Applicando Kyoto avremmo 3 gradi in più nel 2100, senza provvedimenti avremmo lo stesso risultato nel 2094».