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 2018  settembre 11 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Maria Elisabetta Alberti Casellati
Il Presidente della Camera è Roberto Fico
Il Presidente del Consiglio è Giuseppe Conte
Il Ministro dell’ Interno è Matteo Salvini
Il Ministro degli Affari Esteri è Enzo Moavero Milanesi
Il Ministro del Lavoro, Welfare e sviluppo è Luigi Di Maio
Il Ministro della Giustizia è Alfonso Bonafede
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giovanni Tria
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Paolo Savona
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Marco Bussetti
Il Ministro della Difesa è Elisabetta Trenta
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Danilo Toninelli
Il Ministro della Salute è Giulia Grillo
Il Ministro per la Famiglia e disabilità è Lorenzo Fontana
Il Ministro per il Sud è Barbara Lezzi
Il Ministro degli Affari Regionali e Autonomie è Erika Stefani
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Alberto Bonisoli
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Gian Marco Centinaio
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Sergio Costa
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Giulia Bongiorno
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Riccardo Fraccaro
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Michael Manley

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Jerome Powell
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Pedro Sanchez
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Giovani male impiegati. Turni per le chiusure domenicali dei negozi. Paralisi politica in Svezia

Giovani
L’Istat mostra che ci sono almeno 437 mila giovani dotati di un titolo di studio superiore a quello richiesto per il lavoro che svolgono. «Si tratta del 18% dei diplomati e del 28% dei laureati: tra i primi la sovraistruzione è più marcata tra gli uomini (riguarda il 24% dei maschi contro il 9% delle femmine), mentre tra i secondi accade il contrario (il 30,5% delle laureate è iperqualificato rispetto al 20,1% dei maschi). Numeri che scontano ancora gli effetti della crisi economica: il “plotone” degli overeducated si è infatti allargato rispetto sia ai 372mila giovani del 2008 sia ai 398mila del 2015». Forte l’incidenza dei cosiddetti «lavoretti» ossia della gig economy, che coinvolge tra i 600 e i 750mila lavoratori in Italia (consegna di cibo a domicilio, baby sitter e badanti, addetti alle pulizie, traduttori di testi): il 18% ha un diploma di liceo, il 10% una laurea triennale, il 14% una magistrale e il 6% un master o addirittura il dottorato di ricerca, secondo la Fondazione Debenedetti [Barbieri, Sole].

Di Maio propone i turni per i negozi aperti la domenica
Di Maio è tornato sul tema della chiusura dei negozi di domenica e ha fatto sapere che il governo intende introdurre un meccanismo di turnazione che faccia sì che resti aperto solo un quarto degli esercizi commerciali durante i festivi. «Non dico che sabato e domenica non si fa più la spesa, ci sarà un meccanismo di turnazione: resta aperto solo il 25%, il resto chiude», ha detto il ministro. Dalla Lega, per bocca del ministro del Turismo Centinaio, dicono che comunque le città turistiche rimarranno escluse dalla nuova legge.
La linea che descrive le vendite nei negozi fisici, luglio 2018 su luglio 2017, è perfettamente piatta, cioè non s’è venduto un prodotto in più e in termini di valore (denaro speso) la linea tende anzi al basso. La linea che descrive le vendite on-line mostra invece un incremento del 15%. «Dietro la resistenza della grande distribuzione all’annuncio del governo di voler limitare le aperture domenicali c’è la paura che un limite per le aperture nei giorni festivi finisca per trasformarsi in un’ulteriore spinta al commercio online. Quanto alla turnazione non tutte le domeniche sono uguali: ci sarebbe la corsa ad aprire, ad esempio, quella prima di Natale o di Pasqua e tutti proverebbero a schivare una domenica di metà febbraio, dopo le feste e l’onda lunga dei saldi. Anche la definizione di zona turistica, che dovrebbe salvare i negozi dallo stop alle aperture, sembra un variabile complessa visto che potrebbe essere applicata a tutto il territorio nazionale» [Salvia, CdS].

Politiche in Svezia, rischio di nuove elezioni
In Svezia, dopo le politiche di domenica scorsa, i tre partiti del centrosinistra hanno 144 seggi, i quattro del centrodestra ne hanno 143, per fare una maggioranza ne servono 175. Impossibile capire come si potrà dar vita a un governo. La prassi dà due mesi e la possibilità di quattro tentativi. Altrimenti, si torna alle elezioni.
«La Svezia, avanguardista e riformista, da un secolo persegue una certa politica. Questa iniziò con lo slogan “Welfare garantito dalla culla alla tomba”, ora le culle sono state svuotate, l’eutanasia di stato incombe sul welfare, che l’ha portata, attraverso un percorso in discesa, ad essere una curiosa costruzione socio-economico-culturale, spacciata per civiltà. Una modalità che ha sedotto pure le felpe di Silicon Valley. In tre giorni si possono visitare le più significative 55 no-go areas (l’equivalente scandinavo delle banlieue francesi, le Zus, zoine urbaine sensible). Sono aree cittadine extraterritoriali dove le ambulanze, i pompieri, il postino (le tre libertà basiche per ogni popolo) possono accedere solo se scortati dalla polizia che, a sua volta, deve contrapporsi a continue guerriglie urbane a base di lancio di pietre, biglie, a volte colpi di pistola. In un rapporto del 2014 (En nationell översikt av kriminella nätwerk med stor päverkan i lokalsamhället) il paese è stato mappato, direi vivisezionato. Finita la lettura avrete la sensazione di un paese in completo dissolvimento etico. Non perdetevi un luogo mito, il quartiere periferico di Stoccolma, Rinkeby (stazione del metro), 16.000 abitanti, appena 800 svedesi, gli altri 15.200 sono di 60 etnie diverse e 40 lingue. Qualche anno fa la polizia l’aveva abbandonato al suo destino. Primo atto: la posta non viene più consegnata, può essere ritirata dalle 7 alle 10 al di fuori dei suoi confini, cioè in Svezia 1 (Rinkeby ormai è Svezia 2)» [Riccardo Ruggeri].


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