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 2019  novembre 11 Lunedì calendario

Investire nella gestione dei rifiuti

I rifiuti possono diventare il prossimo obiettivo per investitori e risparmiatori. Nel 2017, secondo i dati Istat, ogni italiano ha prodotto 488,7 chilogrammi di rifiuti. Un numero in calo rispetto al 2016, ma che comunque rimarca quanto sia elevato l’impatto umano nella produzione di scarti. Un problema che sta attirando l’interesse delle società finanziarie, che hanno scorto la possibilità di generare valore proprio partendo dalle compagnie che trattano i rifiuti e da quelle che sperimentano tecnologie per ridurre l’impronta sull’ambiente. A tal punto che, secondo la società d’analisi americana Allied Market Research, tra il 2019 e il 2025 il mercato in questione è destinato a crescere del 6% annuo.
Due sono le possibili soluzioni per chi vuole investire nella gestione dei rifiuti. La prima, più rischiosa, è quella suggerita da Allied Market Research nel suo ultimo studio di settore. Vale a dire, il comparto azionario, andando a scegliere le aziende più avanzate del segmento. In questo ambito, i suggerimenti sono tre. La texana Waste management, per esempio, che ha un capitalizzazione di mercato di quasi 50 miliardi di dollari e l’anno scorso ha staccato dividendi per 1,75 dollari ad azione. 
Da inizio anno il valore è cresciuto di oltre 30 punti percentuali. O come la Republic Services di Phoenix, Arizona. In Borsa vale circa 25 miliardi di dollari, ma il progetto della società è quello che incrementare la capacità produttiva e l’efficienza generale del trattamento dei rifiuti urbani. La terza opzione è la canadese Waste connections, attiva in tutto il territorio nordamericano. Anch’essa ha una capitalizzazione di circa venticinque miliardi di dollari e continua a macinare utili.
Se invece si desidera avere un profilo più bilanciato e meno focalizzato su poche società, sono presenti diversi Exchange traded fund (Etf) capaci di essere funzionali all’investimento. Uno dei più noti è il VanEck vectors environmental services Etf, che negli ultimi 5 anni non ha trovato intoppi nella sua corsa al rialzo. Complice anche il fatto che sta crescendo l’attenzione verso tecnologie innovative di smaltimento degli scarti. E con il lancio, avvenuto a metà settembre, del nuovo indice iSTOXX global responsible waste management, è legittimo credere che nei prossimi sei mesi saranno lanciati nuovi Etf basati proprio di esso.