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 2019  novembre 10 Domenica calendario

Inizia la stagione dello sci

Si sa, per le statistiche non basta un episodio. Ma questa volta l’episodio piace. E chi l’avrebbe mai detto, con le temperature impennate oltre la norma di solo qualche giorno fa, che si sarebbe potuto sciare già nella prima decade di novembre? Le Alpi, quasi all’improvviso, si sono ammantate di neve e alcune stazioni non hanno perso tempo: fin da questo weekend hanno aperto funivie e seggiovie, dalla Valle d’ Aosta alle Dolomiti. Lo scorso anno a operatori turistici e amanti dello sci è venuto il torcicollo a forza di guardare in su per aspettare la neve dal cielo che è arrivata abbondante solo in febbraio. La stagione l’hanno salvata i cannoni. Questa volta, invece, i cannoni non hanno quasi nemmeno fatto in tempo a sparare la cosiddetta «neve programmata» e sulle Dolomiti si scia esclusivamente su neve naturale. 
«Ma non è ancora finita – dice con grande soddisfazione Marco Zardini, presidente degli impiantisti di Cortina- – perché la prossima settimana sono previste ulteriori abbondanti precipitazioni». In centro della cittadina il manto nevoso è di 20 centimetri, mentre in quota si avvicina al mezzo metro. Oggi aprirà la seggiovia di Col Gallina, «ma dal 22 novembre – aggiunge Enrico Ghezze – entreranno in funzione anche gli impianti del Faloria». 
Per Cortina si entra in un periodo di grande fervore visti gli appuntamenti internazionali che la attendono (finali di Coppa del Mondo in marzo, Campionati del mondo di sci 2021 e Olimpiadi 2026 con Milano). Ma già da quest’inverno tutto dovrà essere quasi pronto per lo sci, per cui procedono alacremente i lavori per la costruzione della nuova cabinovia «Freccia nel cielo», che verrà inaugurata a fine dicembre. Nelle Alpi occidentali, a Cervinia, dopo la nevicata, una splendida giornata ha deliziato gli sciatori: «Oltre alle piste sul ghiacciaio di Plateau Rosa – spiega Federico Maquignaz, presidente della Cervino Spa – si può già sciare sulla parte alta della pista Ventina e nel giro di pochi giorni riusciremo a preparare le piste per scendere fino in paese». 
In Trentino il via alla stagione lo ha dato il ghiacciaio della Presena, dove l’ammontare complessivo del manto nevoso supera i 150 centimetri. Dal 16 novembre seguirà Madonna di Campiglio che aprirà gli impianti del Grosté per due weekend, per poi tenerli aperti tutti i giorni. In Alto Adige gli appassionati potranno beneficiare delle prime sciate, oltre che sul ghiacciaio della Val Senales, anche a Solda, nel gruppo dell’Ortles, dove sono in funzione una funivia e tre seggiovie tra i 2600 e i 3200 metri. 
La neve però non attrae solo gli sportivi: «L’immagine positiva della montagna bianca crea sempre maggior interesse anche per i cosiddetti clienti Slons (Snow lover no skiers) – spiega Massimo Feruzzi, amministratore di Jfc, l’Osservatorio italiano del turismo montano, i cui dati sono stati presentati recentemente a “Skipass” di ModenaFiere – che vedono nelle località di montagna un luogo di fuga e di benessere personale, dove poter godere di tempo dedicato a se stessi senza praticare però alcun tipo di disciplina sportiva. Al massimo una ciaspolata o una passeggiata tra i boschi». E, per chi invece si dedica agli sport invernali, la tendenza è quella di un «ritorno all’antico», allo sci alpino tradizionale, che vede incrementare la quota degli italiani praticanti di oltre il 3%, a discapito delle altre discipline meno «classiche».