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 2019  marzo 20 Mercoledì calendario

Chi è l’artista preferito di Xi

Chi è l’artista preferito del presidente Xi Jinping, il leader cinese più potente dai tempi di Mao Zedong? La domanda, partita un po’ per curiosità e un po’ per scommessa nella Hong Kong capitale dell’arte ogni primavera con l’Art Basel, ha avuto una sorprendente risposta e ci piace tornare a farvela conoscere (in italiano, e anche nella versione inglese e cinese) alla vigilia dell’arrivo in Italia (21-24 marzo 2019) del presidente cinese per la sottoscrizione di un memorandum di accordo tra Italia e Cina sulla BRI, Belt and Road Initiative, la Nuova Via della Seta.
GALEOTTA FU UNA FOTO
La prima tappa del viaggio sulle tracce dell’Artista Ignoto è una foto apparsa sui giornali che mostra la Sala degli Incontri nello Zhongnanhai, il complesso degli edifici adiacenti alla Città proibita nel centro di Pechino, sede del Partito Comunista Cinese e del Governo della Repubblica popolare: in pratica, il Cremlino o, se preferite, la Casa Bianca cinese. Un complesso misterioso (il suo nome significa Palazzo dei due laghi), in quanto è chiuso al pubblico e impossibile da fotografare se non in punti ben precisi, come la porta d’accesso principale: la China Central Television mostra di frequente immagini degli incontri all’interno del complesso, limitando però le riprese all’interno degli edifici.
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Pechino: nella Sala degli Incontri dello Zhongnanhai, il “Cremlino cinese”, il presidente Xi Jining riceve i governatori di Hong Kong e Macao. Alle sue spalle compare per la prima volta il quadro Un parco pieno di colori primaverili, una delle dieci opere dell’artista Shi Jun con cui il presidente Xi ha arricchito le stanze dello Zhongnanhai.
Quella Sala degli Incontri prima del Natale 2016 aveva i muri listati da semplici bacchette di legno verticali ma spogli, privi di qualsiasi traccia pittorica. Il 23 dicembre del 2016, alla vigilia di Natale, l’immagine riprodotta sui giornali d’Oriente del ricevimento nell’ufficio di Xi dei governatori delle due Zone economiche speciali Hong Kong e Macao (rispettivamente Yu Lean Zhang e Chui Si Yin), mostra il presidente cinese con alle spalle una gigantesca tela. Dipinta da chi? Su quale artista è caduta la scelta del numero uno di Pechino per arredare il suo ufficio istituzionale?
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Il dipinto “Un parco pieno di colori primaverili” scelto dal presidente Xi per la sua Sala degli Incontri.
UNO SCRIGNO D’ARTE IN TAIPEI
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L’artista Shi Jun, 60 anni, vive nello Hunan, provincia montuosa nella Cina meridionale a metà del fiume Yangtze, luogo di nascita del leader della Lunga Marcia Mao Zedong. Shi Jun è da vent’anni punta di diamante della squadra di artisti rappresentati dalla galleria di Grace Xie, a Taipei. L’artista è ripreso mentre fa la dedica al dono che il Nunzio apostolico di Taiwan ha portato a Papa Francesco.
Il nostro viaggio in Estremo Oriente sulle tracce dell’arte antica e contemporanea porta a una delle prime risposte che ci proponiamo di raccogliere. Ce la fornisce Grace Xie, una nota gallerista nella sede della Liang Yi Culture Company al centro di Taipei, la capitale dell’isola di Taiwan, che con la sorella Aria ti riempie gli occhi di bellezze di ogni genere (dipinti, libri rari, scialli di lana riproducenti particolari di opere d’arte):
Quel dipinto alle spalle di Xi ha per titolo Un parco pieno di colori primaverili ed è soltanto una delle dieci opere dello stesso autore con cui il presidente Xi ha arricchito le stanze dello Zhongnanhai. L’artista scelto per questo obiettivo è Shi Jun, 60 anni, vive nello Hunan, provincia montuosa nella Cina meridionale a metà del fiume Yangtze, luogo di nascita del leader della Lunga Marcia Mao Zedong. Shi Jun è da vent’anni una punta di diamante della squadra di artisti rappresentati dalla nostra galleria. È un artista che aveva colpito molto il precedente Nunzio apostolico, Paul Fitzpatrick Russell (57 anni, americano di Greenfield, Massachusetts) che aveva suggerito a Shi di estendere il suo orizzonte artistico aggiungendo realismo alla antichissima tradizione tutta cinese, e tutta silenziosa, fino ad allora da lui portata avanti.
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Xi Jinping (Fuping, 15 giugno 1953) con la moglie Peng Liyuan, cantante lirica con una passione per l’arte. Sposata nel 1987, ha dato al leader cinese una figlia, Xi-Mingze, che ha studiato ad Harvard, negli Stati Uniti. Il 17 marzo scorso Xi è stato eletto dai 2.970 delegati per un secondo mandato al vertice della Repubblica popolare cinese dal 13mo Congresso nazionale del popolo, la sessione legislativa annuale, carica che potrebbe farlo governare per un tempo più lungo dopo la rimozione dalla Costituzione del limite dei due mandati. Xi è stato anche confermato a capo della Commissione centrale militare. In questo modo, Xi mantiene la “trinità”: segreteria generale del Partito comunista cinese, presidenza della Repubblica e presidenza della Commissione centrale militare. Fa parte del gruppo dei Taizi (“principi rossi”), che riunisce i figli e i nipoti dei protagonisti della “Lunga Marcia” e della vittoria del 1949: lui è figlio di Xi Zhongxun, un combattente comunista di lunga data, vice premier di ispirazione riformista (fu l’architetto delle zone economiche speciali volute da Deng Xiaoping nei primi anni Ottanta per favorire il decollo industriale del paese e attirare gli investimenti stranieri).
DECISIVO L’INTERVENTO DELLA FIRST LADY CINESE
Grace racconta i retroscena di questa svolta di Xi in direzione dell’arte:
Nel 2012 il presidente, stimolato dalla seconda moglie, Peng Liyuan, una cantante lirica con una passione per l’arte (sposata nel 1987, gli ha dato una figlia di nome Xi-Mingze, studentessa ad Harvard sotto falso nome onde evitare favoritismi) si è impegnato a cercare un artista per dare bellezza e colori ai muri dello Zhongnanhai. All’epoca avevo appena fatto una mostra personale, con splendido catalogo, di Shi Jun. Le pagine di quel catalogo sono arrivate tra le mani della First Lady cinese che ha caldeggiato presso il marito l’incontro con quell’artista compaesano di Mao. Un incontro fruttifero: Shi Jun si è stabilito nella casa e, sotto gli occhi tifosi di Peng Liyuan, ha realizzato dieci opere, una delle quali è appunto quella con i colori primaverili che ha avuto l’onore di campeggiare nello studio ovale di Xi, alle sue spalle, per il significato metaforico della stagione della rinascita.
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L’arcivescovo Paul Fitzpatrick Russell, prima di partire per la nuova sede assegnatagli dal Vaticano (nel 2016 è stato trasferito come Nunzio apostolico per la Turchia e il Turkmenistan) ha voluto donare a Papa Francesco uno scialle e un catalogo autografato proprio da Shi Jun. Artista che ora unisce due realtà (Cina e Vaticano) in lento ma costante e, auspicabilmente definitivo, avvicinamento.
IL FILO D’ARTE CHE UNISCE XI E PAPA FRANCESCO
Un’ultima ma non meno interessante curiosità: l’arcivescovo Russell, prima di partire per la nuova sede assegnatagli dal Vaticano, nel 2016 è stato trasferito come Nunzio apostolico per la Turchia e il Turkmenistan) ha voluto donare a Papa Francesco uno scialle e un catalogo autografato proprio da Shi Jun. Artista che ora unisce due realtà (Cina e Vaticano) in lento ma costante e (auspicabilmente definitivo) avvicinamento.