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 2019  marzo 18 Lunedì calendario

Mario Marenco, il campione dell’umorismo un po’ sbilenco

Mario Marenco, attore, scrittore, architetto, è nato a Foggia.
Attore, scrittore, architetto, è morto a 85 anni. Dalla radio alla tv, il sodalizio con Arbore e Boncompagni Marius Marenco, il poeta che cammina un po’ sbilenco”. Lo annunciavano così Renzo Arbore e Gianni Boncompagni nelle sue incursioni ad Alto gradimento nei panni di uno dei tanti personaggi inventati in quella stagione radiofonica destinata a cambiare per sempre la comicità made in Italy. Mario Marenco, scomparso ieri a Roma a 85 anni, era davvero un genio dell’umorismo sbilenco. Era nato a Foggia nel 1933 e dal 1957 era un brillante architetto richiesto tra l’altro dalle grandi case automobilistiche per l’allestimento degli stand espositivi. Ma la sua vena comica stralunata e inedita lo spinse verso il mondo dello spettacolo. Debuttò in televisione con Cochi e Renato e Enzo Jannacci nel programma Il buono e il cattivo e raggiunse il successo nel 1970 alla radio con Alto gradimento, scritto con Giorgio Bracardi e condotto proprio daArbore e Boncompagni. Un programma spartiacque, che traghettò la Rai verso il futuro dell’intrattenimento. In quel contenitore folle, animato da personaggi irriverenti e da tormentoni torrenziali, Marenco diede vita a una galleria di caratteri indimenticabili, dal nostalgico professor Aristogistone all’astronauta Raimundo Navarro, dimenticato da otto anni nello spazio, al graffiante colonnello Buttiglione, le cui gesta furono celebrate a metà degli anni 70 anche da tre film interpreati da Jacques Dufilho. Purtroppo esisteva davvero un colonnello Buttiglione che, dopo settimane di risate in caserma, protestò con veemenza. Arbore, Boncompagni e Marenco lo trasformarono così nel molto affine colonnello Damigiani. Il suo humour finì poi in televisione: il suo Mr.Ramengo divenne una delle colonne de L’altra domenica di Arbore, altro appuntamento cult della Rai degli anni 70, ed ha partecipato anche a Odeon e L’uovo e il cubo. Negli anni Ottanta Marenco ha continuato la sua esperienza con Sotto le stelle portando sul piccolo schermo il suo Prof. Aristogitone. Ed è stato protagonista di Indietro tutta (1985) di Arbore dove interpretò il personaggio di Riccardino, ottenendo un clamoroso successo di pubblico. Nel suo lungo percorso è stato anche attore di cinema (tra i suoi film Il colonnello Buttiglione diventa generale, Il pap’occhio diretto da Renzo Arbore, I carabbinieri, FF. SS sempre di Arbore). Ha scritto libri e disegnato mobili di successo, mostrando sempre la sua capacità di stare un passo avanti.