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 2018  novembre 12 Lunedì calendario

Hyperloop, treno volante in partenza dal deserto

Lo scorso mese di ottobre, a Tolosa, Hyperloop Transportation Technologies, società controllata al 100% da Jumpstarter, piattaforma di crowdsourcing e startup di Digital Magics, primario fondo di investimento italiano in aziende digitali, ha presentato al mondo il prototipo in scala reale della prima capsula vagone del suo treno supersonico. Il nome di battesimo del treno super veloce è Quintero One, capace di raggiungere la velocità massima teorica di 1.200 kilometri orari, ben oltre quella di un tradizionale aereo di linea. Lungo 32 metri, largo 15, 5 tonnellate di peso, è stato costruito dalla società Airtificial, con un progetto internazionale di oltre 21 mila ore complessive e 5 mila ore di assemblaggio.

L’ACCORDOLa presentazione del prototipo segue la chiusura di un accordo commerciale, firmato a maggio 2018 con Aldar Properties PJSC, lo sviluppatore del circuito di Formula 1 di Yas Island, per iniziare la costruzione di un sistema Hyperloop di 10 km complessivi, che sarà sviluppato vicino al sito di Expo 2020 e all’Aeroporto Internazionale Al Maktoum, al confine tra gli Emirati di Abu Dhabi e Dubai. Il progetto dovrebbe essere operativo entro il 2020, con un primo tratto della linea disponibile per l’apertura dell’Expo arabo.

IL FUNZIONAMENTO
La tecnologia, inizialmente proposta da Elon Musk nel 2013, è in fondo molto semplice: si utilizza la levitazione magnetica per sollevare il treno passeggeri che si muove in un tubo sotto vuoto, in modo da ridurre ogni frizione e la naturale resistenza dell’aria. Laddove i sistemi di levitazione magnetica tradizionali necessitano di una grande quantità di energia, nei treni super veloci sono permanenti sul veicolo, spostandosi insieme alla capsula che viene spinta verso l’alto senza richiedere energia elettrica. Altri magneti complementari, disposti sulla linea ogni poche miglia con cadenza regolare, forniscono la spinta orizzontale, mentre la quasi totale assenza di attrito e di aria permette al treno di muoversi senza un sistema di propulsione costante.
I tubi della linea supersonica racchiudono lo spazio attraverso il quale si muove il treno, con pompe che aspirano quasi tutta l’aria. È come viaggiare a un’altezza di oltre 200.000 piedi (circa 60 km) in un’atmosfera estremamente rarefatta. Più velocità e meno potenza, con un consumo ridotto di energia. Se Hyperloop promette di essere meno costosa del tradizionale trasporto su rotaia, oltre a ridurre significativamente le emissioni di C02, la realizzazione dell’infrastruttura richiederà però un gran lavoro regolatorio e legale, con un necessario coinvolgimento degli Stati e delle società ferroviarie pubbliche.
Hyperloop Transportation Technologies è solo una delle aziende che stanno lavorando per far diventare realtà il trasporto di passeggeri e merci a velocità supersonica. La corsa per la realizzazione della prima tratta commerciale con tecnologia Hyperloop vede impegnata, tra le altre, Virgin Hyperloop One, start-up che ha ricevuto 295 milioni di dollari da investitori del calibro di Virgin Group e General Electric Ventures. La società partecipata dal miliardario Richard Bradson, dopo l’annuncio dello scorso anno sulla realizzazione della linea Tallin-Helsinki, ha siglato un accordo con le ferrovie spagnole con un investimento previsto di 500 milioni di dollari per l’apertura del primo centro di sviluppo e test tecnologico avanzato nella regione andalusa, nota a livello mondiale come epicentro dell’innovazione nel settore dei trasporti e dell’aerospazio. In cambio, Virgin Hyperloop One otterrebbe 126 milioni di euro in aiuti pubblici attraverso prestiti e sovvenzioni per aiutare a stabilire il nuovo centro, per far progredire lo sviluppo e la sperimentazione della tecnologia e per stimolare la crescita economica regionale con la creazione di centinaia di posti di lavoro.

LA PARTNERSHIP
La concorrente HTT è invece in fase avanzata di sviluppo di ulteriori accordi per lo sviluppo della prima linea commerciale di treni super veloci. Durante l’estate ha chiuso il contratto con Tongren Transportation & Tourism Investment Group del Governo della Repubblica Popolare Cinese, il primo accordo commerciale con la Cina. HTT fornirà la tecnologia, le competenze ingegneristiche e la dotazione necessaria, mentre Tongren sarà responsabile per la costruzione, la certificazione, la struttura regolamentare del sistema Hyperloop. La società lavorerà in partnership con il governo cinese per definire il percorso della linea. Con un finanziamento grazie a una joint venture pubblico-privato con il 50% dei fondi provenienti direttamente da Tongren.
Elon Musk, che aveva lanciato l’idea e poi lasciato lo sviluppo ad altre aziende, sembra essere tornato di nuovo in gioco. Il progenitore di Hyperloop ha iniziato ospitando una serie di gare di ingegneria studentesca, utilizzando un tubo di lunghezza ridotta che ha costruito nella sede di SpaceX. Poi, la scorsa estate, ha confermato che vuole costruire un hyperloop tutto suo. I suoi piani sono particolarmente vaghi, ma pensa che il sistema tubolare andrebbe benissimo con i tunnel che vorrebbe creare usando un’altra sua nuova impresa, la Boring Company.