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 2018  settembre 18 Martedì calendario

Murakami rifiuta il Nobel Off

Il Nobel alternativo? No, grazie, preferirei di no. Haruki Murakami ha chiesto di essere cancellato dalla lista dei finalisti al Nobel Off creato da una Accademia “Nuova” di intellettuali ed esperti per rimpiazzare il premio ufficiale crollato sotto i colpi di uno scandalo sessuale. Il nome dello scrittore giapponese era stato reso noto alla fine di agosto, insieme a quelli di Neil Gaiman, Kim Thúy e Maryse Condé.
Facile prevedere che in una tale rosa di candidati, Murakami rischiasse di vincere (l’annuncio sarà dato il 12 ottobre). Allo scrittore deve essere sembrata una beffa. Per anni evocato come possibile vincitore “ufficiale”, si è ritrovato ad essere il favorito di un Nobel alternativo che rimpiazza momentaneamente quello vero senza in realtà sostituirlo. Segno che per quanto screditato il Nobel resta pur sempre il Nobel, cioè il premio letterario che consacra uno scrittore nell’Olimpo degli immortali. Nonostante le corna, le molestie, un giro di scommesse sospette, liti e accuse reciproche tra accademici, si continua a preferire il Nobel originario a un clone immacolato ma pur sempre di serie B.
La motivazione ufficiale data dallo scrittore rinunciatario è come immaginabile politicamente corretta. Murakami ringrazia la giuria e spiega di volersi «concentrare sulla scrittura, stando lontano dall’attenzione dei media». La Nya Akademien da parte sua si dice dispiaciuta ma non può che prenderne atto. Fine della storia.
Sarà pure uno scrittore pop ma stavolta Murakami sembra aver mancato di leggerezza. Pur di non bruciarsi la possibilità futura del podio, lo scrittore ha preferito la tradizione alla trasgressione, l’ancien régime alla rivoluzione. Saranno delusi tutti quei fan che lo avevano votato sulla piattaforma online aperta dalla New Academy pensando in un segnale di cambiamento.
Da quattro anni, Murakami è tra i preferiti degli scommettitori Nobel, senza portare a casa il risultato. Dopo una delle mancate vittorie, aveva postato su Facebook la copertina di Norwegian Wood con la frase: «Non dispiacerti. Solo gli stronzi lo fanno». Lo scorso anno ha dovuto perfino ingoiare la vittoria inaspettata di un altro giapponese, Kazuo Ishiguro. Sembra si ripeta la maledizione del Nobel mancato di Philip Roth. Forse sarebbe stato meglio intascare un milione di corone svedesi (circa 130 mila euro, otto volte meno del Nobel mainstream) e divertirsi nella parte del guastafeste. Attenzione però, Murakami è un maratoneta, sa come si affrontano le lunghe distanze. La meta richiede resistenza. Scommettiamo che ha ragione lui?