Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  settembre 18 Martedì calendario

Per Melegatti offerta da 13,5 milioni di euro

Dopo l’asta deserta dello scorso 27 luglio c’è un’offerta per il futuro di Melegatti, storica azienda dolciaria veronese che ha brevettato la ricetta del pandoro. «È stata presentata ieri un’offerta per rilevare le due aziende fallite collegate al marchio Melegatti – fa sapere il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi (Misto) – L’aggiudicazione provvisoria è avvenuta a 13,5milioni. Da ora decorrono i 10 giorni per eventuali offerte al rialzo prima dell’aggiudicazione definitiva. Ringrazio quanti ci hanno creduto fino in fondo da sempre. Ringrazio soprattutto l’imprenditore aggiudicatario che, benché non del settore, con coraggio ha voluto investire nell’azienda che a Verona ha inventato il pandoro. Il suo nome vuole rimanere riservato fino all’eventuale aggiudicazione definitiva».
È quanto auspicava il sindacato dopo l’asta a vuoto per la vendita congiunta di Melegatti e Nuova Marelli, comprese tutte le maestranze. Il 16 agosto era stato ufficializzato dalla curatela il secondo esperimento d’asta, che – a differenza del primo – non prevedeva l’obbligo di mantenere in essere il personale dipendente. Il bando aveva scadenza il 19 settembre: «Ma se nei termini di scadenza del bando (17 settembre), si paventassero eventuali acquirenti – secondo l’appello lanciato da Flai Cgil,Fai Cisl e Uila Uil – questi ultimi, di fatto, avrebbero l’opportunità, di valutare il mantenimento totale o parziale delle posizioni lavorative disponibili, oppure di chiudere definitivamente i contratti, facendosi carico del pagamento del preavviso fino al 20 dicembre», data in cui scadrà la cassa integrazione straordinaria.
Al momento la situazione è di 11 dipendenti operativi nello stabilimento di S. Giovanni Lupatoto, per dare corso all’esercizio provvisorio autorizzato dal Tribunale di Verona per 6 mesi, periodo compreso tra il 21 giugno e il 21 dicembre, mentre il resto del personale è coperto dalla cassa integrazione straordinaria.