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 2018  settembre 05 Mercoledì calendario

Biografia di Maria Elena Boschi

Maria Elena Boschi, nata a Montevarchi (Arezzo) il 24 gennaio 1981. Politico. Già sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Gentiloni (dal 12 dicembre 2016 fino al 31 maggio 2018); già ministro per le Riforme costituzionali e i Rapporti con il Parlamento nel governo Renzi (2014-2016) • Prima dei tre figli di Pierluigi Boschi, imprenditore agricolo nell’ambito delle cooperative bianche, e Stefania Agresti, dirigente scolastico e politico locale, è cresciuta a Laterina, frequentando assiduamente la parrocchia, per la quale è stata anche catechista. Una volta laureatasi in Giurisprudenza, «l’incrocio virtuoso toscano, dove tutti conoscono tutti, insieme a un’ottima conoscenza delle materie giuridiche, le dà quelle basi per entrare in uno degli studi legali più blasonati di Firenze: il Tombari Corsi D’Angelo e associati. […] Ha iniziato facendo politica “dalla parte sbagliata”: nel 2009 insieme all’amico e collega avvocato Francesco Bonifazi, oggi tesoriere del Pd renziano, sosteneva la corsa a sindaco di Firenze del dalemiano Michele Ventura, il miglior nemico di Renzi. Poi la conversione sulla via di Palazzo Vecchio e l’ascesa nell’inner circle dell’ex rottamatore. Entra nel cda di Publiacqua, partecipata che gestisce il servizio idrico di 43 comuni del Valdarno. Nel 2012 sale sul camper con Sara Biagiotti e Simona Bonafè per fare da staff a Renzi nella corsa alle primarie contro Bersani. Diventa donna di punta del giglio magico renziano e consigliera giuridica di Matteo. […] La benedizione mediatica arriva però con l’ultima Leopolda, quella di ottobre [2013 – ndr], in cui Boschi cura l’organizzazione presenziando sul palco insieme a Matteo Renzi. Chi ancora non la conosce chiede da dove arrivi questa ragazza “carina e spigliata”. Da quel momento i soprannomi si sprecano. “Leoparda” o “giaguara di Matteo” grazie alle scarpe leopardate tacco 12, “ma tengo sempre le ballerine nella borsa per camminare sui sampietrini”. […] Approdata al governo, le tocca il ministero per le Riforme costituzionali e i Rapporti col Parlamento. Mette la faccia sullo sbarco mediatico dei nodi più delicati del neonato esecutivo: dal decreto salva-Roma alle quote rosa dell’Italicum passando per i sottosegretari Pd indagati» (Alessandro Da Rold e Marco Fattorini). «Intanto lei – si racconta – studiava poderosi tomi, riuniva esperti e professoroni per riformare la Costituzione, teneva i contatti con Giorgio Napolitano, si alleava con Anna Finocchiaro. Infine […] il vero successo: porta a casa l’Italicum e l’approvazione della “sua” riforma al Senato il 13 ottobre 2015. Maria Elena è al top della popolarità proprio nel momento in cui si parte con la campagna referendaria. Ma a novembre scoppia la bufera Banca Etruria, della quale suo padre, Pierluigi Boschi, è vicepresidente. In piazza scendono i risparmiatori arrabbiati, in Aula le opposizioni chiedono le dimissioni. Si vocifera di litigi con Renzi e col fedelissimo sottosegretario Luca Lotti. […] Il Paese si spacca tra il “sì” e il “no” alla sua riforma, mentre lei inciampa prendendosela con i partigiani dell’Anpi schierati per il “no”: “I veri partigiani votano ‘sì’”. La missione in Sudamerica per convincere gli italiani all’estero viene letta come una prova del suo “oscuramento”. Di certo c’è che, in questa campagna referendaria, al fianco di Renzi non c’è più la Boschi, ma la moglie Agnese, che, infatti, il premier ha ringraziato nel discorso della sconfitta» (Monica Setta). Caduto il governo Renzi, nonostante la precedente assicurazione di «andarsene a casa» in caso di sconfitta al referendum, insistette per essere inserita anche nel nuovo esecutivo Gentiloni, riuscendo a ottenere il prestigioso sottosegretariato alla presidenza del Consiglio. Dopo un periodo di silenzio e un successivo tentativo di rilancio, però, le audizioni della commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche rivelarono pubblicamente i suoi «contatti ripetuti con il mondo finanziario ed economico per la questione di Banca Etruria. Mai autorizzata dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, con cui ha sempre avuto un ottimo rapporto personale, e senza neppure informarlo dei suoi colloqui, […] la Boschi ha incontrato tutti, o quasi. Il presidente della Consob Giuseppe Vegas, il vice-direttore generale di Banca d’Italia Fabio Panetta, il direttore generale di Veneto Banca Vincenzo Consoli, in visita alla casa della famiglia Boschi a Laterina» (Marco Damilano). Ciononostante, ha continuato a protestare la correttezza del proprio operato, rifiutando di dimettersi e ottenendo da Renzi la promessa della ricandidatura in Parlamento • Ha dichiarato di essere single dal 2013. «Figli? Ne vorrei tre. E a volte penso di essere già in grave ritardo… Desidero molto trovare un compagno. La vita di coppia mi manca. Torno tardi dal lavoro, la casa è sempre vuota, sono lì da sola a bermi una tazza di latte e magari ho passato la giornata a discutere di emendamenti con uno dell’opposizione. Vorrei almeno trascorrere il mio tempo libero con qualcuno con cui sognare un futuro insieme» (a Paola Jacobbi).