La Stampa, 23 giugno 2018
All’asta i gioielli della Regina
È nota la passione per diamanti e perle di Maria Antonietta, infelice sovrana di Francia morta sulla ghigliottina. Da quel passato emergono ora alcuni di quei gioielli che la regina stessa mise in salvo (come racconta in un libro di memorie una sua dama di compagnia), facendoli arrivare di nascosto alla sorella in Belgio. Lì avrebbe dovuto giungere in un secondo momento anche lei con la famiglia. Invece i sovrani vennero intercettati. Sappiamo cosa accadde dopo. Si sarebbe salvata solo la figlia maggiore, Maria Teresa, «Madame Royale»: una volta liberata, il cugino imperatore d’Austria glieli avrebbe restituiti.
Dopo secoli nella casata dei Borbone-Parma, il 12 novembre verranno messi all’asta da Sotheby’s a Ginevra, insieme con un altro centinaio di pezzi, tutti preziosi e antichi. Visibili al pubblico il 27 giugno nella sede milanese della casa d’aste, da lì inizieranno un giro del mondo che toccherà anche Londra, New York, Hong Kong. «La loro provenienza è certa», spiega Daniela Mascetti del dipartimento gioielli di Sotheby’s, che li sta studiando. «Arrivano dalla collezione di una famiglia che discende dalla regina. Non solo: una delle loro proprietarie a inizio 900 li inventariò minuziosamente, documentandone fin dove poteva la storia».
Della trentina esposti a Milano, di Maria Antonietta saranno in mostra una collana composta da 119 perle naturali e una coppia di orecchini con perle a goccia e piccoli brillanti. Non esposta, ma certamente della sovrana, una piccola spilla con le iniziali “MA” fissate su un tappeto di capelli intessuti. «Era un classico dono d’amore, all’epoca», spiega Mascetti. Di un amante misterioso? Il valore è minimo (si fa per dire), ma l’oggetto intenerisce e incuriosisce. Quasi senza prezzo invece il pezzo forte della collezione, un pendente con diamante e diamantini che reggono una perla a goccia lunga quasi 3 cm: un’enormità. Ritratti di epoche diverse ce lo mostrano: Luisa, nipote di Maria Antonietta, lo esibisce in un quadro del 1849; lo indossa con nonchalance negli anni della Belle Epoque un’altra Borbone-Parma, Maria Anna. Insomma: gioielli regali e storici. All’asta con loro – non meno belli, antichi e preziosi – una parure di 95 diamanti di metà 800, una tiara di inizio 900 regalo da Francesco Giuseppe a una nipote, una spilla con zaffiro grande come una noce, un anello con diamante di un pallido e rarissimo rosa pesca. Su quali fanciulle più o meno in fiore si poseranno, ora?