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 2018  giugno 11 Lunedì calendario

Il grande fratello nella città di Roth con 100 telecamere

Fino a pochi anni fa era sul podio delle città più violente d’America (113 omicidi solo nel 2013), ora Newark ha voltato pagina e vuole diventare un esempio di legge, ordine e Grande Fratello. Nella città dove Philip Roth (che lì è nato e cresciuto) ha ambientato i suoi straordinari romanzi, nella città dei Sopranos (fiction ispirata a storie vissute), nella città teatro delle più grandi violenze degli anni Sessanta (28 morti in quattro giorni di rivolte e saccheggi nel luglio 1967) un mese fa è partito un progetto pilota: che – grazie a cento telecamere e a una insolita collaborazione tra polizia e cittadini – sta cambiando il volto alla città del New Jersey che osserva (e invidia) la Grande Mela dall’altra sponda dell’Hudson. Il Citizen Virtual Patrol (questo il nome del programma) permette a qualsiasi persona dotata di una connessione a Internet – con un computer, un tablet, uno smartphone – di collegarsi a tutte le videocamere di sicurezza della polizia, gli “occhi” che controllano 24 ore su 24 quanto accade nelle strade. Basta iscriversi al sito web per avere l’accesso (in poche settimane sono circa duemila gli abitanti che hanno aderito) e diventare, volendo, partner di poliziotti o vigili del fuoco. Oppure anche solo per divertirsi nel controllare quanto accade vicino casa. I responsabili dell’ordine pubblico sono fiduciosi sulla bontà del Cvp, ma non mancano critici e avversari che temono troppe violazioni della privacy e la considerano un’arma a doppio taglio che potrebbe favorire criminali e stalker nel trovare nuove vittime. Per Amol Sinha, direttore dell’American Civil Liberties Union del New Jersey, «qui non si tratta di un Grande Fratello, perché adesso a Newark abbiamo un numero infinito di Fratelli». Sono già previste un’altra centinaia di telecamere nei prossimi mesi e il capo della polizia è soddisfatto: «Vediamo una piccola, ma significativa diminuzione del crimini».