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 2018  giugno 10 Domenica calendario

«Salvate la mucca Penka». Un bovino divide i Paesi Ue

Quando Penka, una mucca rossa di cinque anni, ha proseguito il suo pascolo varcando inconsapevolmente il confine dalla nativa Bulgaria alla vicina Serbia, non poteva certo sapere che avrebbe creato un grosso grattacapo all’Unione europea. E, soprattutto, la mucca non poteva sapere che avrebbe messo a nudo la farraginosa burocrazia comunitaria e l’ottusa rigidità dei suoi funzionari per i quali Penka è addirittura da condannare a morte. La storia è semplice, ma degna del copione di un film. Penka, che tra l’altro è incinta e dovrebbe dare alla luce un vitellino tra tre mesi, pascolando placidamente sulle verdi alture che circondano il suo villaggio bulgaro di Kopilovtsi, ha percorso circa 15 chilometri entrando in Serbia e lasciando così il territorio dell’Ue. Ma quando un contadino serbo ha trovato la mucca e ha provato a restituirla al suo proprietario, l’allevatore Ivan Haralampiev, è stato bloccato dai funzionari bulgari per i quali, in forza dei regolamenti Ue, la mucca doveva essere abbattuta per motivi sanitari avendo lasciato il territorio comunitario per poi farvi illegale ritorno. Questo perché un animale che ha varcato il confine, sia pure percorrendo la rotta balcanica, non può rientrare nel Paese d’origine.
I REGOLAMENTI
Non è bastato il certificato di un veterinario serbo che attestava la perfetta salute dell’animale: i regolamenti Ue non si discutono e nulla vale l’attestato di un professionista che opera al di fuori del suo territorio. 
Così Penka è stata fermata dalle autorità in attesa di essere abbattuta. A questo punto il caso è diventato di dominio internazionale. E sono arrivati i giornali, soprattutto britannici, che hanno messo alla berlina l’Ue evidenziandone le pecche in chiave pro-Brexit. 
È partita anche una raccolta di firme on-line per salvare la povera mucca (Save Penka the Cow), che ha già raccolto oltre 30 mila adesioni. 
Ma l’iniziativa più originale è senz’altro quella del ministro dell’agricoltura di Belgrado, Branislav Nedimovic, che ha annunciato che la Serbia è pronta a dare asilo a Penka. Non c’è dubbio che sarebbe il primo asilo politico della storia concesso a una mucca. Anche a Bruxelles, a questo punto, si sono accorti di Penka. E un’imbarazzata portavoce della Commissione, Anna-Kaisa Itkonen ha fatto sapere: «La mucca è in quarantena in Bulgaria in attesa che le autorità certifichino il suo stato di salute». 
Forse Penka ce la farà a tornare al pascolo con la sua mandria. Intanto, il messaggio che ha lanciato è stato forte: qualcosa a Bruxelles deve essere rivisto.