Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  giugno 10 Domenica calendario

Social+ romanzo+ rossetto: Ops, è nato un brand

Elisa Maino ha 15 anni, compiuti il 17 gennaio, e ama le canzoni di Ed Sheeran, Fedez e Mr. Rain. Segue Chiara Ferragni, ma solo da quando è fidanzata con Fedez («prima non la conoscevo. Mi piace perché dice quello che pensa»). Ha finito il primo anno del liceo classico: italiano è la materia preferita, ma ha una grande passione per greco e latino.
Elisa Maino è una star per i ragazzi tra gli 8 e i 16 anni. I primi passi li ha mossi su YouTube, il successo è arrivato da Musical.ly, il social network affollato dai più giovani – oltre quattro milioni in Italia – dove ogni giorno vengono postati 13 milioni di brevi filmati di 15 secondi in cui i muser (così si chiamano gli utenti) fanno playback (o meglio, lip sync) su canzoni o dialoghi di film e serie tv, aggiungendo effetti speciali e filtri. Con 3,2 milioni di fan e 483,1 milioni di cuori, Elisa Maino è tra i muser italiani più famosi (con Luciano Spinelli, 4 milioni di fan, e Iris Ferrari, 2), e ha conquistato la top ten mondiale. Il suo account Instagram ha 1,1 milioni di follower; 466 mila sono gli iscritti al suo canale YouTube. 
Il 15 maggio per Rizzoli è uscito il suo primo romanzo, #Ops, che ha conquistato le classifiche (terza questa settimana nella narrativa italiana dopo essere stata prima, sesta in top ten dopo essere stata seconda dietro Dicker). È la storia della quindicenne Evelyn che trascorre l’estate in montagna dalla nonna Lea, dove non c’è connessione: niente Instagram, niente WhatsApp, poche chiamate con gli amici di sempre che sono a Riccione per la vacanza dei sogni. Ma nuove avventure da conservare nella memoria e nel cuore. E un bacio atteso che sembra non arrivare mai. 
#Ops ha raggiunto – annuncia l’editore – la quarta edizione. E il progetto procede oltre le pagine, con una canzone e un rossetto (ma non solo). Ora Elisa è impegnata nel tour di presentazione, dove incontra per la prima volta i fan dal vivo e firma copie per più di quattro ore: «Cerco di dare a tutti l’attenzione che meritano». Accanto a lei ci sono sempre i genitori: la mamma geometra e il papà impiegato. 
Oltre i bagni di folla ci sono i banchi della scuola (ora finalmente chiusa): «Sono stata fortunata quest’anno, uscivo alle 12.15 e nel pomeriggio avevo molto tempo. Ma bisogna organizzarsi bene e tralasciare un po’ le frivolezze per riuscire a scrivere, gestire i social, studiare e raggiungere buoni risultati al liceo». E guardarsi intorno. Per esempio ha un’idea abbastanza chiara su chi è il nuovo presidente del Consiglio – «Questa la so: Salvini e Di Maio, giusto?». E forse non è del tutto sbagliato.

Tutto è iniziato «circa tre anni fa», racconta Elisa a «la Lettura» dalla sua casa a Riva del Garda. Nel 2015 – anche allora era giugno – ha aperto un canale YouTube con un’amica, poi ha proseguito con video tutti suoi, soprattutto tutorial di make-up: «Mi divertivo». Gli iscritti iniziarono a salire. I genitori e il fratello Omar – di 6 anni più grande, che veglia su di lei da Verona dove studia Ingegneria informatica – le hanno consigliato di procedere senza fretta, rifiutando le prime proposte di contratto. Intanto approdava su Musical.ly: «Sono stata una delle prime a usare l’app. Con l’aumento della sua popolarità crescevano anche i fan. All’inizio erano quasi tutti italiani, ora la maggior parte, il 70%, arriva dall’estero». 
A seguire il percorso di Elisa Maino sono Matteo Maffucci (degli Zero Assoluto), Eugenio Scotto e Benedetta Balestri di One Shot Agency, nuova realtà manageriale e di comunicazione: «Ci occupiamo di creare modelli di business per sostenere i talenti in modo che possano soltanto concentrarsi sulla creatività», raccontano. Eugenio Scotto ha scovato Elisa Maino su YouTube nel 2016: «È una ragazzina con la forza di una star. Consapevole di sé, molto sveglia, ma che vive appieno la sua età».
Mentre i follower crescono, inizia a farsi strada l’idea di un libro. L’ipotesi di realizzare un fanbook, il racconto per testi e foto della sua storia, viene subito scartata. «Volevo qualcosa di diverso». Elisa ha la passione per la scrittura, che condivideva con la nonna materna, Agnese. Con lei aveva immaginato alcune trame. Da Rizzoli è arrivata la sfida: «Le abbiamo proposto di scrivere un romanzo», racconta Michele Rossi, responsabile della narrativa italiana, che negli anni ha seguito autori come Walter Siti, Silvia Avallone e Edoardo Albinati. «A 14 anni le sfide piacciono». Così Elisa, per un anno e mezzo, tra scuola e video, si è dedicata alla scrittura: «#Ops viene in parte dalle trame che ho immaginato con la nonna». E anche il titolo: «Sono molto sbadata e quando faccio un guaio dico spesso “ops”». Per questo l’ho scelto. Ma #Ops è anche un acronimo. Sta per «Ora puoi scordarmi». «È l’ultima frase che la nonna mi ha detto prima di andarsene, è morta il primo gennaio», continua Elisa. «Potrai non ricordare il tono della mia voce, come sono fatta, ma io sarò sempre nel tuo cuore». #Ops è dedicato a lei: «Per tutte quelle volte che mi sono addormentata con la tua voce che mi raccontava una storia. Ora la storia voglio raccontarla io, e spero che anche dalle nuvole tu possa sentire». 

C’è molto di Elisa nel romanzo: «Evelyn è la mia fotocopia. Quello che io amo, lo ama anche lei». Cigno nero di Fedez, Photograph e Kiss Me di Ed Sheeran. Le serie tv Dynasty (quella nuova targata Netflix) e Stranger Things. C’è anche una citazione di E allora baciami (Rizzoli) di Roberto Emanuelli: «Siamo solo per pochi». E poi c’è la danza («un’altra grande passione»). E una storia d’amore sognante: «Io però non sono fidanzata. Mi sono ispirata all’amore che vedo tra i miei genitori. E a quello che sogno per me».
#Ops è anche un progetto crossmediale che ha coinvolto un editore, diversi brand e un’etichetta discografica, la Warner Music (con cui già Elisa aveva collaborato su Musical.ly). «Un modo nuovo per promuovere il libro anche fuori dalle librerie», sottolineano da One Shot, dove si augurano che «quello che abbiamo fatto per primi possa diventare una modalità per progetti editoriali nati in modo più tradizionale». A partire dal 23 aprile, sul profilo Instagram di Elisa è comparso un cartoon a puntate che presenta personaggi e atmosfere. «Nel libro Evelyn balla sulle note di una canzone. Abbiamo chiesto a Mr. Rain (rapper di Desenzano, provincia di Brescia, che con brani come Ipernova ha oltre 20 milioni di visualizzazioni, ndr), di scrivere la canzone, Ops, che è diventata la colonna sonora del romanzo». Il brano è accompagnato da un video, in cui la muser balla come la sua eroina. «Abbiamo inserito nel libro anche alcuni brand che ci stanno seguendo nel tour». Quando Evelyn si trucca, usa un rossetto di Kiko Milano. Di questo rossetto, Kiko ha realizzato un’edizione speciale che porta la firma di Elisa («Un sogno, per me che amo il make-up»). Ora il marchio di cosmesi le cura il trucco durante le presentazioni, mentre gli abiti che indossa sono Converse (nel romanzo compaiono le sneakers All Star dello stesso marchio). 
Gli incontri con i fan/lettori finiranno a luglio. Dopo «ci prenderemo una pausa». I passi successivi sono rimandati a settembre. «La sfida inizia adesso», sottolinea Michele Rossi. Solo col tempo «sapremo se questo è il romanzo che racconta cosa significa avere 15 anni oggi». Mentre arrivano proposte di traduzione e si immaginano nuove declinazioni, per esempio un docu-reality su libro e tour, forse un film o una serie tv.
«Sono due le strade che mi piacerebbe percorrere – conclude Elisa –. La prima è legata a quello che faccio ora: vorrei diventare conduttrice di programmi tv come X Factor o Amici». La seconda la porterebbe altrove, verso Medicina. «È il mio sogno nel cassetto, ma non ho paura».