Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  maggio 22 Martedì calendario

Piano Milan

Se fosse un film sarebbe «Detenuto in attesa di giudizio». Dell’Uefa. Certo, già dopo la partita con la Fiorentina che ha significato accesso ai gironi di Europa League, l’ad Marco Fassone, il n.2 della società Li Han, il ds Mirabelli e Rino Gattuso hanno fatto le ore piccole a Casa Milan per programmare il futuro e ieri pomeriggio c’è stata una riunione bis. Ma fino a quando non si saprà se l’Uefa accetterà il settlement agreement e quali saranno le sanzioni è impossibile impostare il prossimo mercato. In queste ore a Nyon sono al lavoro sulla pratica Milan e stanno scrivendo il dispositivo. Tra questa sera e domani mattina la decisione diventerà ufficiale. Ci si aspetta una sanzione piuttosto pesante (20 milioni, di cui una parte congelati?), più varie limitazioni alla rosa, ma la verità è che nessuno scenario, al momento, può essere escluso al 100%.
Certamente non aiuta il club la circostanza che il proprietario Yonghong Li non abbia ancora risolto il problema del rifinanziamento del debito contratto con Elliott. Anche se è vero che il fondo americano si è detto disponibile a supplire in caso non dovessero arrivare i prossimi aumenti di capitale e ha garantito continuità, in caso dovesse, a ottobre, escutere il pegno Milan. Mr Li aspetta con la speranza di strappare condizioni migliori e ha anche rifiutato soci di minoranza che, a suo giudizio, offrivano troppo poco, ma così non sta facendo un favore al Milan. Certi giocatori, per esempio, contattati dal club, sono già sfuggiti perché preferiscono società con proprietà dal futuro più definito.
Detto questo, gli obiettivi di mercato, almeno nei ruoli, sono stati identificati. «Ci servono un centrocampista, un attaccante esterno e un centravanti – ha spiegato Mirabelli —. L’anno scorso abbiamo puntato sui giovani, ora dobbiamo alzare la qualità con qualche innesto. Quanto dipenderà dall’Uefa». Il sogno di Mirabelli è Max Meyer, centrocampista dello Schalke, che è comunque molto giovane (22 anni). I movimenti maggiori saranno in attacco: «Cutrone resta, rientra Bacca, pensiamo di cambiare due attaccanti per prendere un grande