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 2018  maggio 21 Lunedì calendario

Il viaggio di nozze può attendere Harry e Meghan subito «in campo»

Un’altra rottura con la tradizione: Harry e Meghan non partiranno subito per il viaggio di nozze, come avevano fatto William e Kate. Al contrario, si tufferanno immediatamente negli impegni reali: la nuova monarchia vuol mostrare di essere al passo con i tempi, anche archiviando l’immagine di oziosi aristocratici e mostrando di sapersi rimboccare le maniche.Dunque già domani la prima uscita ufficiale dei duchi di Sussex, il titolo conferito dalla regina agli sposi: sarà al ricevimento a Buckingham Palace in onore dei prossimi settant’anni del principe Carlo, al quale parteciperanno centinaia di membri delle organizzazioni di beneficenza patrocinate dall’erede al trono.
Prima della fine del mese Meghan si unirà poi alla regina al Chelsea Flower Show ed entro l’estate la coppia compirà un paio di viaggi all’estero, inclusa una puntata in Irlanda, Paese nel quale Harry non è mai stato ma che sua moglie già conosce.
La luna di miele dovrà dunque aspettare qualche mese e probabilmente sarà breve: la destinazione non è stata ancora resa nota ma potrebbe trattarsi dell’Africa, regione che sta a cuore ai due giovani e che già li ha visti assieme nel loro primo viaggio subito dopo che si erano conosciuti.
Ma il vero grande impegno pubblico sarà a ottobre, quando Harry e Meghan visiteranno l’Australia per l’apertura degli Invictus Games, i giochi sportivi dei veterani invalidi di guerra di cui il principe è patrono. Un viaggio che li porterà anche in Nuova Zelanda, a Tonga e nelle Fiji e che ha un grande valore simbolico e politico, dato che la regina Elisabetta è capo di Stato sia in Australia che in Nuova Zelanda.
A seguire ci saranno altri viaggi in Paesi chiave del Commonwealth, perché è chiaro che sarà questo il nuovo «lavoro» della coppia: fare da ambasciatori itineranti della Gran Bretagna nelle nazioni dell’ex impero, in modo da rinsaldare quei legami che nelle intenzioni del governo di Londra dovrebbero compensare l’uscita dall’Europa provocata dalla Brexit.
Già il mese scorso, al vertice del Commonwealth, Harry era stato nominato Ambasciatore della gioventù dell’organizzazione. E lui e Meghan, nell’intervista realizzata in occasione del loro fidanzamento, avevano parlato della loro passione e del loro attaccamento ai Paesi dell’ex impero. Il Foreign Office non fa mistero di voler utilizzare il soft power della monarchia per cementare i legami, soprattutto commerciali, con le antiche colonie.
Dunque per Harry e Meghan si prospetta un ruolo «politico» più che semplicemente cerimoniale. Ed è d’altra parte in linea col passato di attivista della nuova recluta della famiglia reale: un profilo che viene esaltato anche sulla pagina del sito ufficiale della monarchia, che nella biografia dedicata alla duchessa del Sussex mette in evidenza la frase «sono fiera di essere donna e femminista» e il suo impegno per le cause umanitarie. Mentre la carriera di attrice viene ormai liquidata in poche righe.