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 2018  maggio 21 Lunedì calendario

Come funziona il recupero crediti

Quando scatta la fase
di recupero crediti?
Appena scade la prima rata da pagare o la prima bolletta non viene saldata le società specializzate possono ricorrere al recupero telefonico (la cosiddetta phone collection). 
Il «Codice di condotta per i processi di gestione e tutela del credito» – stilato nel 2015 e con una seconda edizione aggiornata adottata nel 2017 – da Unirec insieme alle principali associazioni di consumatori contiene una serie di istruzioni per l’uso per riconoscere le buone pratiche del recupero crediti. 
Tra queste si sottolinea che qualsiasi contatto con il consumatore deve avvenire nel rispetto di quanto previsto dal provvedimento del 30/11/2005 emesso dal Garante per la protezione dei dati personali. 
Quante telefonate si possono
ricevere in una settimana? 
Il Codice di condotta fissa una soglia massima di 3 colloqui telefonici a settimana e di uno nell’arco della giornata, salvo diversi accordi presi tra le parti. Le chiamate possono essere effettuate solo in alcuni orari prestabiliti: dalle 8.30 alle 21 dal lunedì al venerdì e dalle 8.30 alle 15 di sabato, ad eccezione dei giorni festivi. 
Gli addetti al recupero possono effettuare visite a domicilio?
Sì, questa è la modalità più tradizonale di recupero, a partire dal terzo-quarto mese di mancati pagamenti. Anche in questo caso le visite, finalizzate a fornire al debitore una vera e propria consulenza sulla gestione dell’insoluto e della sua definizione, non possono essere effettuate al di fuori dei seguenti orari: dalle 8.30 alle 21 dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 15 di sabato, festività nazionali escluse. Nel corso della visita gli addetti al recupero cercano di negoziare con il debitore il rientro della posizione, anche attraverso dilazioni di pagamento.
È possibile essere contattati 
sul luogo di lavoro?
Sì, se è stato fornito il recapito contrattualmente o se è stato concordato tra le parti.
Sono previsti contatti epistolari tra il recuperatore e il debitore?
Sono previste lettere di sollecito (con posta ordinaria, e-mail, raccomandata o per il tramite del competente ufficiale giudiziario) ma i testi prodotti devono attenersi ad alcune regole. 
Nelle comunicazioni che contengono richieste di pagamento deve essere fornita la causale e il dettaglio delle somme richieste, specificandone le singole componenti (capitale, interessi, spese accessorie); devono essere indicate le conseguenze dell’eventuale protrarsi dello stato di inadempimento; devono essere indicate con la massima chiarezza le modalità di pagamento con la richiesta di documentare l’eventuale pagamento già avvenuto. La società di recupero deve anche indicare l’adesione al Codice di condotta.
Quali sono le regole previste dal Codice di condotta per i contatti tra recuperatore e debitore?
Il Codice di condotta stabilisce che i contatti devono essere improntati alla buona educazione e al rispetto e non possono essere utilizzati titoli mendaci o torni minacciosi atti a generare indebita pressione o prospettare conseguenze irreali o inapplicabili. Non devono essere reiterati in maniera aggressiva, ma finalizzati a instaurare un percorso di confronto concordato in merito alle cause di insolvenza e alle possibili soluzioni.
Che cosa succede al debito
accumulato se si cambia
operatore o gestore? 
Nel caso delle bollette di luce e gas non pagate il nuovo gestore eredita il credito da recuperare, attraverso il sistema indennitario e il cosiddetto coefficiente di morosità. Negli altri settori ogni creditore rimane titolare delle somme a lui dovute da recuperare. 
Quando inizia il contenzioso
vero e proprio? 
Se i tentativi di recupero stragiudiziale non vanno a buon fine, il mancato pagamento legittima il ricorso all’azione giudiziale, che era comunque azionabile sin dal primo inadempimento. 
Che cosa succede se non si riesce a recuperare il credito?
La banca, la finanziaria o la società di utility hanno tre vie di uscita: contabilizzare il credito non riscosso come perdita in bilancio, cederlo a una società di factoring o avviare un’azione legale.