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 2018  marzo 17 Sabato calendario

L’anno boom di Grillo, è sei volte più ricco

Sarà stato merito degli spettacoli, anche se l’anno scorso Beppe Grillo piangeva miseria («Io riempivo i palazzetti da 10mila persone, ora i teatri da 100», lamentava a novembre sul palco del Flaiano a Roma). Sta di fatto che il fondatore del M5S ha sestuplicato il suo reddito, scalando in un solo anno la classifica dei politici “paperoni” e dichiarando un imponibile di oltre 400 mila euro nel 2017, quasi 350 mila euro in più rispetto all’anno precedente.

Non è la classifica di Forbes, ma l’elenco dei redditi dei politici italiani crea curiosità e fa scattare i confronti. I dati sulle dichiarazioni relative ai guadagni del 2017 sono consultabili nei siti di Camera e Senato e da lunedì prossimo lo saranno anche in forma cartacea. Sempre in ambito cinquestelle, il reddito di Luigi Di Maio resta immutato per il terzo anno consecutivo: la cifra dichiarata dal leader del Movimento nel 2017 è sempre 98.471 come nel 2016 e nel 2015. Spulciando fra i redditi dei leader, Matteo Renzi, ex segretario del Pd, dichiara nel 2017 un reddito imponibile di 107.100 euro rispetto ai 103.283 del 2016. Un po’ più ricca dell’anno scorso anche la leader di FdI, Giorgia Meloni, che dichiara 98.421 euro. Lieve calo invece per presidente del Senato e leader di Leu, Pietro Grasso, passato dai 340.563 euro del 2016 ai 321.195 euro del 2017. Inferiore anche il reddito della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha dichiarato 137.337 euro, un po’ meno dei 144.883 euro dell’anno precedente.
La classifica di Palazzo Chigi viene vinta anche quest’anno dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, che nel 2017 conferma il reddito più alto pari a 182.016 (era di 180.921 nel 2016). Al secondo posto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, con un imponibile pari a 166.264. Sul podio al terzo posto anche il titolare dei Beni Culturali, Enrico Franceschini, con 145.044 euro. La più “povera” del governo Gentiloni risulta la ministra della Salute Beatrice Lorenzin che, con i suoi 91.888 euro di imponibile, soffia l’ultima posizione al collega delle Politiche Agricole Maurizio Martina (dimissionario dopo aver ricevuto la reggenza del Pd), che aveva vinto la medaglia del reddito più basso nel 2016.
Tra i parlamentari Giulio Tremonti non teme confronti, sebbene sia in perdita: nel 2017 ha dichiarato 2.111.533 euro, in calo rispetto ai 2.540.288 euro del 2016. Tempi “duri” anche per il senatore a vita Mario Monti, che ha dichiarato nel 2017 un reddito di 421.611 euro, dimezzato rispetto ai 862.333 euro dell’anno precedente.