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 2018  marzo 17 Sabato calendario

La società olandese super segreta: «Non siamo di Mino»

È in un palazzo nel centro di Amsterdam, in via Jan Luijkenstraat, al civico 92, la mente fiscale dei più famosi calciatori europei. Una M bianca su sfondo arancione. E la scritta “Maguire”. Come Jerry Maguire, il protagonista del film omonimo interpretato da Tom Cruise, che impersona un procuratore sportivo senza scrupoli, ai vertici della sua carriera, che decide di ribellarsi alle regole del gioco, rinuncia a una montagna di contratti e sceglie di seguire un solo giocatore di football americano. Rischia il fallimento. Ma alla fine otterrà per il suo cliente – e ormai amico – il più alto ingaggio mai realizzato prima.
Dicono che sia il film preferito del super procuratore Mino Raiola. Di più. Dicono che la Maguire Tax & Legal, che segue decine di calciatori di caratura mondiale, sia sua. Lo riferisce Forbes, quando lo segnala come il decimo procuratore più ricco del mondo, e segnala la Maguire come l’agenzia di Raiola. “Falso”, spiega Raiola al Fatto Quotidiano.
“Falso”, dice Sign van Oostaijen, che è proprietario della Maguire, quando ci fa accomodare nel salottino all’ingresso dello studio. “È sempre stato un malinteso – spiega Van Oostaijen –. Mino è solo un vecchio amico, ci conosciamo da oltre vent’anni, ma non ha alcun legame con questo studio”. Neanche il nome Maguire è opera di Raiola. “Un giorno – continua Van Oostaijen – ho letto su un giornale che Jerry Maguire è il suo film preferito. Mah. Io so che è il mio film preferito, che fosse anche il suo non l’ho mai saputo”.
Coincidenze. Dicerie. Malintesi. D’altronde Raiola non è neanche cittadino olandese, come spesso si legge sui siti sportivi online, e lo stesso procuratore sembra vittima di una serie di fake news che gli rovinano persino il giorno del compleanno: “Sono nato il 6 novembre – ci racconta al telefono – ma secondo Wikipedia il mio compleanno sarebbe il 4, così ogni anno, due giorni prima, mi tempestano di telefonate”. C’è sempre qualcosa di sfocato nelle notizie che circolano su Raiola: cittadinanza imprecisa, date di nascita svirgolata di 48 ore, l’attribuzione di un’agenzia, come la Maguire, con la quale lui assicura di non aver mai avuto alcun legame societario. E anche il fisco dei Paesi Bassi, come ha rivelato il Fatto ieri, non riesce a essere sicuro: non sarà l’Olanda, il luogo in cui Raiola deve versare le sue tasse milionarie?
Van Oostajien ci riceve in maniche di camicia, pantaloni simil principe di Galles, dopo che Raiola ha anticipato la nostra visita. Sorride e premette: “Non ho molto da dire, se non che Raiola con la Maguire non ha alcun legame, comunque si accomodi”. Siamo al top degli studi tributari per i campioni dello sport, ma non c’è traccia di lusso, un’eleganza asettica, il bianco che domina ovunque, un divano all’ingresso, arredamento essenziale.
In linea con l’essenziale spirito di Van Oostaijen: “Quali calciatori si sono affidati alla sua società?”, chiediamo. “Non posso fare alcun nome – è la risposta – è una questione di privacy”. Strano, obiettiamo: non stiamo chiedendo l’entità delle sue parcelle, né l’ammontare delle tasse dovute al fisco dai suoi clienti, ma soltanto qualche nome. In fondo, aggiungiamo, se una società cura gli interessi di una star dello sport, di solito non lo nasconde, perché non c’è migliore forma di pubblicità. Al contrario, si potrebbe pensare che qui, la Maguire Tax & Legal, abbia qualcosa da nascondere.
“Non abbiamo niente da nascondere – risponde Van Oostaijen – ma preferiamo tenere un profilo basso. Adottiamo la massima riservatezza per i nostri clienti e per noi stessi”. Si dice che Maguire sia il più importante tributario per sportivi in Olanda e tra i migliori d’Europa. “Non so cosa rispondere, non so dirle se siamo davvero lo studio legale tributario più importante, lo lasciamo dire agli altri”. Se non vuol dirci i nomi, può almeno dirci quanti calciatori si rivolgono a voi? “No, mi dispiace, non posso fornirle numeri di alcun tipo”.
Che alla Maguire si siano affidati anche calciatori gestiti da Raiola, lo ammette lo stesso procuratore, precisando che si tratta di scelte personali nelle quali non ha avuto alcun ruolo. Quali, però, Van Oostaijen non vuole rivelarlo. Quanti, neanche. Siamo ben oltre la classica soglia del segreto professionale. Sulla “massima riservatezza” della Maguire, almeno oggi, abbiamo avuto prove granitiche. Ci resta solo un dubbio. Che un ulteriore incentivo alla riservatezza della Maguire, lo stia dando proprio il fisco olandese, da quando ha ufficialmente chiesto a Raiola di versare le sue tasse in Olanda. E ha avviato un’indagine a tappeto sulle sue attività.