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 2018  febbraio 21 Mercoledì calendario

Ecco come la Terra diventò verde

A ll’inizio c’erano il marrone e l’azzurro: la roccia e gli oceani. Poi si diffusero i microbi e le lagune si riempirono di un velo di alghe. Ma ci sarebbe voluto tempo prima che la Terra diventasse anche il Pianeta Verde. A dar retta ai fossili, si direbbe che le prime piante abbiano colonizzato la terraferma 420-430 milioni di anni fa. Ma a leggere quel sorprendente libro di storia che è il Dna, ecco emergere un racconto diverso: mettendo a confronto il genoma delle piante moderne con i caratteri di alcuni fossili è stato infatti possibile ricostruire l’albero genealogico delle specie vegetali e proiettare all’indietro la data in cui i primi organismi capaci di svolgere la fotosintesi abbandonarono mari e lagune e si adattarono a una terraferma povera di acqua e battuta dalle radiazioni del Sole.
La data del grande salto all’asciutto è almeno 500 milioni di anni fa, calcolano oggi i ricercatori della School of Earth Sciences dell’Università di Bristol. Il loro metodo di datazione è pubblicato su Pnas. Siamo in pieno Cambriano, quasi 100 milioni di anni prima di quanto si credesse in precedenza. In una data non troppo lontana, anche gli animali si sarebbero avventurati fuori dai mari. E secondo i ricercatori inglesi non si tratterebbe di una coincidenza. «La diffusione delle piante sulla terraferma – spiega Jennifer Morris dell’Università di Bristol, prima autrice dell’articolo – e la loro capacità di adattarsi a un ambiente nuovo portarono a un abbassamento del livello di CO2 nell’atmosfera e quindi al raffreddamento della temperatura».
I pionieri con la clorofilla erano organismi molto semplici: muschi e specie analoghe, che si riproducevano attraverso le spore. Di verde, al pianeta, diedero solo una pennellata superficiale. Ma grazie a loro l’atmosfera si arricchì di ossigeno e il suolo di sostanza organica. «Uno dei risultati di questo lavoro è aver ricondotto al Cambriano l’origine delle Embriofita, piante capaci di formare un embrione molto elementare. Ne fanno parte muschi, epatiche, felci e in seguito gimnosperme e angiosperme» spiega Antonella Canini, che dirige il dipartimento di biologia all’università di Tor Vergata a Roma.
Diverse decine di milioni di anni più tardi, secondo i ricercatori inglesi, sulla terraferma comparvero anche le piante dotate di un sistema vascolare per il trasporto di acqua e sostanze minerali: le cosiddette Tracheofite. Radici e funghi iniziarono a vivere in simbiosi per scambiarsi minerali e nutrienti organici. Da allora le specie andarono proliferando. Fino a quando, attorno a 140 milioni di anni fa, sulla Terra sarebbe spuntato il primo fiore, aggiungendo nuovi colori alla tavolozza di un Pianeta che ormai non poteva più dirsi solo azzurro.