Corriere della Sera, 12 dicembre 2017
Otto ore in treno da Genova a Milano
Il maltempo paralizza i trasporti. Disagi sulle strade, in tilt la circolazione dei treni, soprattutto al Nord. «Otto ore e 10 minuti da Genova a Milano». Otto ore e dieci minuti bastano (e avanzano) per viaggiare da Milano a Francoforte, con due cambi di treno. Io, invece, 8 ore e 10 minuti li ho impiegati ieri da Genova a Milano, in una tratta che di solito con l’Intercity prevede giusto due fermate intermedie. Milano dista da Francoforte 650 chilometri circa, da Genova 150. Eppure... Arrivo alla stazione di Genova Principe alle 8,45 del mattino, il piano è di partire con l’Intercity delle 9,18. Anche se i ritardi fioccano già come la neve ad alta quota, non mi scoraggio. A quell’ora non è ancora partito l’Intercity delle 7,21. Scelgo quel treno, salgo e mi dico (con un ottimismo che si rivelerà eccessivo): «Magari ci mettiamo in moto anche subito». Invece niente. Finché non arriva la notizia che (forse) si parte alle 12. Decisamente forse. Poi i passeggeri sono invitati a scendere: il treno cambia «ragione sociale» e andrà a Grosseto. Per Milano invece è nebbia fitta. I lavori del disgelo della tratta proseguono, ma non si sa quando termineranno. Così sono invitato dal personale trenitalia a salire su un pullman sostitutivo fino ad Arquata. Mi dicono che da lì dovrebbe partire un treno per Milano. Accetto, curioso anche di vedere dal vivo che cosa ha bloccato la linea oltre la galleria dei Giovi, passaggio dalla (di solito) mite costa ligure alla fredda padania. Il pullman esce dalla galleria ma niente tempesta di neve: piove. Nella notte ha sì nevicato, ma direi 20 centimetri circa. È colpa del gelo, dicono. Uscito dal pullman ad Arquata, poco più in là, comunque non sento più freddo di tante altre volte, se non per la neve che sciogliendosi insidia le scarpe. Ma il gelo della notte, evidentemente, ha colpito. Ad Arquata, nuova sorpresa: niente treno ad aspettarci. Prendo quindi (e naturalmente pago) un autobus dei trasporti locali fino a Tortona. Dove aspetto, finché un nuovo pullman trenitalia, da Genova, porta tutti davanti a Milano Centrale. All’arrivo, leggo sul telefonino due cose. Uno: il biglietto ferroviario sarà rimborsato. Due: sono le 17,30.