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 2017  ottobre 20 Venerdì calendario

Da Zelig allo sfratto. «Io, papà separato dormo in macchina»

MILANO Marco Della Noce, il comico di Zelig che ha fatto ridere il pubblico con la sua parodia di un meccanico Ferrari, con tanto di cappuccio rosso, è finito in rovina. A tal punto che si è ritrovato a dormire in macchina, nel parcheggio di un bar a Lissone.
Dal palco di Zelig alle notti passate in auto. Cosa è capitato nella sua vita per arrivare a questo?
«È successo a me quello che capita a molti altri papà. Durante una separazione conflittuale sono rimasto senza lavoro, ho avuto il pignoramento dei miei compensi e lo sfratto dall’ufficiale giudiziario, quindi sono più di venti giorni che non ho casa. E non posso neanche più vedere i miei figli perché non ho un luogo dove portarli…».
Come mai è arrivato al pignoramento? Quanto doveva pagare per il mantenimento dei figli?
«Io ero partito da 3.500 euro al mese per due bambini. Poi, dopo i primi problemi economici, ho fatto ricorso al giudice e adesso devo dare 1.500 euro al mese. Ma la crisi ha colpito anche il mondo dello spettacolo, facevo molte meno serate e io non riuscivo a rispettare il mensile. Così davo quello che potevo ogni mese: 600, 800, 1.200 euro. Per questo motivo, poi, la madre dei mie figli ha chiesto il pignoramento dei miei compensi alla Rai e all’agenzia dove lavoravo. Per di più, quando hai la partita Iva, non tutelano il quinto dello stipendio, ma ti portano via tutto. Senza vergogna, anche se ci ho messo un po’, ho iniziato a raccontare la mia storia, anche per i papà che non possono parlare. Oggi mi appoggio all’associazione “Papà Separati in Lombardia”».
Quando ha pensato che non poteva più uscirne da solo?
«Due anni fa ha cominciato ad avere sempre meno lavoro. Poi sono caduto in depressione, infatti sono in cura presso l’ospedale di Niguarda, e piano piano sono sceso in questo limbo. E poi io soffro di questa visibilità. Vorrei che la gente cominciasse a capire che chi lavora nello spettacolo non è il Fabrizio Corona della situazione. Ci sono quelli che guadagnano, ma noi non nascondiamo niente. Siamo gente che lavora con il cuore».
Però molte persone le sono state vicino, proprio ricordando il suo ruolo in tv...
«Ho trovato molta solidarietà nelle persone comuni. Forse perché li ho fatti ridere nel passato. Sono 35 anni che faccio ridere e oggi non c’è nessuno che mi fa sorridere. Però vado avanti. I miei amici del bar mi hanno visto dormire in auto e mi hanno pagato una notte in albergo. Mi fanno mangiare gratis nel bar, ma un giorno restituirò i soldi, non voglio essere un peso per nessuno...».
Adesso per Marco Della Noce è scattata la solidarietà dei colleghi: tutti comici e attori, tra cui Stefano Chiodaroli, Francesco Rizzuto, Enzo Polidoro, Eugenio Chiocchi, stanno organizzando una serata per raccogliere fondi in suo favore.