ItaliaOggi, 11 ottobre 2017
Diritto & Rovescio
Francesco Bellavista Caltagirone è stato assolto in via definitiva e con formula piena (perché «il fatto non sussiste») dall’accusa di truffa ai danni dello Stato nel processo sulle presunte irregolarità nella costruzione del porto turistico di Imperia. È vero che, in questo caso, c’è stato «un giudice a Torino» che ha ripristinato la verità dei fatti. Tuttavia, per non aver commesso un fatto (che non a caso «non sussiste») Francesco Bellavista Caltagirone ha dovuto subire un processo durato sette anni. Inoltre, a 73 anni, ha patito nove mesi di arresto tra carcere e arresti domiciliari. L’arresto avvenne sotto le telecamere dei tg, chissà perché presenti in quel momento. Con Bellavista Caltagirone sono state travolte altre dieci persone. Tutte altrettanto innocenti, è ovvio. Il danno patrimoniale è stato immenso. Non a caso il suo gruppo, Acqua Marcia, che prima dell’incriminazione dava lavoro a 4.500 persone, tra lavoratori diretti e l’indotto, è stato costretto al fallimento. Che paese è mai questo?