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 2017  settembre 20 Mercoledì calendario

Di cosa si parla a Parigi. Da Mitterrand alla bancarotta, in vendita Solfé

L’annuncio è stato fatto ieri sera con tono funereo: sconfitti alle presidenziali, e ancora peggio alle politiche, i socialisti francesi sono costretti a vendere la loro storica sede tra la Senna e Saint-Germain-des-Prés, al numero 10 della rue de Solférino. L’argomento della cessione di questo palazzetto ottocentesco nel cuore dell’elegante VII arrondissement era all’ordine del giorno della direzione del partito. Infatti, con la riduzione al minimo dei rimborsi elettorali, le finanze del Ps sono ormai ridotte al lumicino. Ai socialisti sono rimasti meno di 10 milioni di euro di fondi pubblici, mentre l’anno scorso disponevano di più di 25 milioni. Mancano addirittura i soldi per rimborsare le spese della campagna presidenziale del loro candidato, Benoît Hamon, arrivato quinto alle elezioni del 23 aprile scorso con appena il 6,4% dei voti, il peggior risultato dalla creazione nel 1971 dell’attuale Parti Socialiste. Chiamata dai suoi iscritti semplicemente “Solfé”, la storica sede fu scelta da François Mitterrand nel 1980, un anno prima del suo ingresso all’Eliseo, perché a un tiro di schioppo dall’Assemblea nazionale e da molti ministeri. La vendita di questo palazzo che varrebbe 40 milioni di euro è ormai inéluctable, dicono i membri della direzione. Per alcuni c’è anche un motivo più politico perché sostengono che non sia il luogo più adatto per rifondare il partito.