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 2017  settembre 13 Mercoledì calendario

Addio a Sir Peter Hall, padre della Royal Shakespeare Company

Lo spettacolo dice addio a Peter Hall, gigante del teatro britannico, scomparso a 86 anni gli ultimi dei quali funestati dalla demenza senile. Regista, scenografo, attore di cinema, palcoscenico e lirica, nominato Sir dalla Regina, fu tra i fondatori della Royal Shakespeare Company e del National Theatre. Convinto sostenitore del teatro come servizio pubblico, lascia la quarta moglie Nicki Frei e sei figli tra cui l’attrice Rebecca Hall, che era in giuria all’ultima Mostra di Venezia, e nove nipoti. Nato a Bury St. Edmdunds il 22 novembre 1930, nella sua lunga carriera Hall ha collezionato primati e successi. Nel 1955 mette in scena la prima rappresentazione in inglese del testo di Beckett Aspettando Godot. Importa poi in Gran Bretagna il teatro del drammaturgo francese Jean Anouhil. E dirige mostri sacri come Laurence Olivier in un memorabile Coriolano, Peggy Ashcroft in Cymbeline, Charles Laughton in Sogno di una notte di mezza estate, Judy Dench e Anthony Hopkins in Antonio e Cleopatra. 
Nel 1960, non ancora trentenne, Hall fonda la Royal Shakespeare Company che avrebbe guidato fino al 1968 deciso a mescolare la lettura classica del Bardo con una visione più moderna. Dal 1973 al 1988 dirige il National Theatre (fino al ’74 con Laurence Olivier) e, una volta lasciato l’incarico, firma produzioni importanti all’Old Vic. «La sua influenza sul teatro britannico è stata senza precedenti», è la dichiarazione del National Theatre. 
L’OPERA
Del 1983 è la prima incursione di Hall, allora sposato con il soprano Maria Ewing (la madre di Rebecca), nell’opera: a Bayreuth, in occasione del centenario della morte di Wagner, il regista mette in scena L’Anello del Nibelungo, sul podio Sir Georg Solti. Scrive poi libretti per le opere del compositore britannico Jason Carr, guida il Glyndebourne Festival Opera, dirige Born Again, versione musicale del Rinoceronte di Ionesco. Carismatico e spiritoso, Hall parlava bene il russo, appreso a Cambridge, e ricoprì importanti cariche pubbliche sempre difendendo i finanziamenti statali alle arti: lasciò il Council di Gran Bretagna in segno di protesta contro i tagli incombenti sul teatro. Ha lavorato fino all’ultimo. Nel 2003 crea la compagnia Canon’s Mouth, composta di giovani attori che spinge a scoprire «una nuova vice nelle tragedie del Rinascimento». Nel 2008, prima di ammalarsi, Hall fonda un altro spazio a Kingston-upon-Thames: il Rose Theatre Kingston, ispirato a uno spazio di epoca elisabettiana. Sir Richard Eyre, ex direttore del National Theatre, lo aveva soprannominato «il padrino del teatro britannico». Tra i memorabili allestimenti del regista scomparso si ricordano Ritorno a casa di Pinter, Tantalus di Barton, Camere da letto di Ayckbourne. L’ultima produzione, nel 2011, è La Dodicesima Notte. Movimentata è stata anche la vita privata di Hall. Dal 1956 al ’65 è stato sposato con l’attrice francese Leslie Caron, poi con Jacqueline Taylor, quindi con Maria Ewing e dal 1990 con Nicki Frei. «Ho sviluppato una dipendenza dall’adrenalina», confessò il regista nell’autobiografia, «devo vivere ad alta velocità. Altrimenti mi fermo».