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 2017  settembre 13 Mercoledì calendario

Auto elettrica, la risposta tedesca a Tesla

La competizione si fa dura per Tesla, il piccolo costruttore californiano protagonista delle auto elettriche premium e gigante della Borsa. L’azienda di Elon Musk che con la Model 3 ha addirittura minacciato l’assalto alla fascia media del premium tedesco ora subisce la reazione delle case tedesche. Ed è proprio Bmw che al Salone di Francoforte lancia siluri “elettrici” contro la Tesla. Ma a cannoneggiare la California ci sono ovviamente Daimler (Mercedes e Smart) e il gruppo Volkswagen che rilancia la partita hi-tech sulle auto elettriche, le ibride e sulla guida autonoma. Insomma l’auto 3.0, il futuro prossimo presentato in questi giorni a Francoforte è negli ioni di litio, mentre il motore endotermico è confinato al ruolo di coprotagonista, ma solo se di mezzo c’è la tecnologia ibrida. Tecnologia che ha nel formato plug-in, quello in cui è possibile ricaricare le batterie tramite anche una normale presa di corrente, il rappresentante di punta.
L’offensiva della trazione elettrica è dunque nelle mani dei Gruppi automobilistici tedeschi, che nella kermesse casalinga hanno dato ampio spazio alle loro nuove creature. Bmw si prepara all’offensiva con almeno 12 auto tutte elettriche entro il 2025, con almeno pure a nome del marchio Mini. La “i Vision Dynamics” è il concept di auto elettrica sportiva svelata in questi giorni. Porta la mobilità elettrica su un nuovo livello grazie a un’autonomia dichiarata di 600 chilometri. Ma se per il futuro c’è ancora un po’ di tempo, il presente è invece nelle mani della ristilizzata Bmw i3a cui segue la nuova versione sportiva i3 s. Il tema dell’ibrido plug-in (Phev) si presta ad essere la soluzione per le taglie forti. Per questo la concept che prefigura la nuova imponente X7 è equipaggiata con un apparato ibrido. L’elettrificazione però, non si limiterà a dare man forte ai motori a combustione interna quando è la massa a fare la differenza. Perché in futuro anche le sportive M saranno sottoposte a un’importante “revisione” elettrica. Una connessione che vedrà coinvolto anche il brand di lusso Rolls Royce. Senza contare che a Francoforte era presente il prototipo della nuova Mini E, completamente elettrica. Il numero uno del gigante di Monaco, Harald Kruger, ha infatti annunciato che a partire dal 2025 (data ormai totemica per tutte le case) introdurrà sul mercato 25 modelli elettrificati, ossia veicoli elettrici puri e ibridi ricaricabili. Ma il numero uno di Monaco ha anche cannoneggiato il gruppo Volkswagen travolta proprio due anni fa al Salone di Francoforte dallo scandalo del dieselgate. Per Kruger il diesel rimane comunque essenziale per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e ribadisce che i motori a gasolio del gruppo Bmw «sono puliti, costruiti in modo responsabile e che al contrario di altre case non sono oggetto di manipolazione».
Mercedes entra nella partita elettrica con due vetture agli antipodi, sia per costi che per pubblico. A Francoforte la mobilità urbana prende forma grazie all’innesto della concept della nuova Smart elettrica. Dal 2020, anno in cui arriverà sul mercato, Smart dirà addio alle motorizzazioni termiche e si presenterà sulla scena solo nella versione a propulsione elettrica. Entrerà, quindi, a far parte dell’electric-brand Eq, nel quale confluiranno tutte le vetture a Emissioni Zero del Gruppo di Stoccarda. L’investimento previsto è di 10 miliardi di euro per 10 nuovi veicoli elettrici entro il 2022. Dall’altra parte l’arrivo sulle scene della Hypercar Amg Project One, dimostra quale sia il livello che elettrico ed endotermico possono raggiungere insieme. La vettura, che in versione definitiva avrà un costo di oltre 2 milioni di euro e sarà prodotta in 275 unità, vanta la stessa meccanica della monoposto di Formula Uno: un 1,6 litri turbo e quattro unità elettriche.
Il fronte del Gruppo Volkswagen infine, è ben spiegato dalle parole del suo Ceo, Matthias Müller. L’obiettivo è di «diventare leader nella produzione elettrica». Una strategia ambiziosa la cui roadmap prevede il lancio di 80 modelli elettrificati fino al 2030 con un investimento che toccherà i 20 miliardi di euro. Di fatto la nuova battaglia si giocherà soprattutto sull’autonomia. I 500 km sembrano un lontano ricordo, perché la partita ora si gioca sui 700. Meno rilevante forse, vista l’imponenza dei Gruppi che l’hanno preceduta, ma il debutto a Francoforte sotto l’ala Psa per la tedesca Opel, ha segnato l’esordio dell’ibrido. La nuova Grandland X sarà infatti disponibile anche con una motorizzazione diesel ibrida plug-in.
Oltremanica spetta a Jaguar Land Rover tenere in ballo le sorti dell’elettrico, il ceo Ralph Speth ha dichiarato che entro il 2020 ci saranno versioni elettrificate nelle gamme delle due marche.