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 2017  agosto 18 Venerdì calendario

Da Porto all’Algarve segreto. Questa è l’estate del Portogallo

La prima piacevole sorpresa è la freschezza del vento. Nessuna stranezza visto che siamo in un Paese tutto affacciato sull’Atlantico, eppure dopo la calura estiva italiana cominciare una vacanza con dieci gradi (e molta umidità) in meno è certamente un vantaggio.
Cominciamo il tour da Porto, nel Nord del Paese e non da Lisbona (che merita un viaggio per conto suo). La città portoghese, famosa nel mondo per il vino omonimo, sta vivendo un vero rinascimento, tanto da aggiudicarsi quest’anno il riconoscimento come miglior destinazione europea. Progressiva ristrutturazione del centro storico, miglioramento dei trasporti e un’interessante vita notturna l’hanno fatta diventare un centro alla moda. Poi, naturalmente c’è sua maestà, il Porto. La visita delle cantine (che però si trovano dall’altra parte del fiume Douro, nel comune di Vila Nova de Gaia) è un must. Per accogliere degnamente i turisti i produttori del celebre vino hanno anche creato un meraviglioso albergo The Yeatman (Rua Do Choupelo-Vila Nova de Gaia) con uno dei migliori panorami sulla città, ristorante due stelle Michelin e perfino una piscina a forma di decanter.
Oltre alle tradizionali mete turistiche dalla stazione di Sao Bento con i suoi oltre ventimila azulejos al ponte Dom Luis I opera di Seirig (lo stesso che aveva realizzato pochi anni prima con Gustave Eiffel il vicino ponte Maria Pia), il posto da visitare è la Fondazione Serralves. È questo un luogo magico che racchiude una villa capolavoro dell’Art Deco, un parco ricco di installazioni ed un museo di arte contemporanea opera di Alvaro Siza (vincitore del Pritzker Prize, il Nobel dell’architettura, nel 1992). È anche un luogo adatto ai bambini con cui divertirsi facendo magari un picnic. Per concludere la giornata si può cennare in uno dei tanti ristorantini del lungofiume. Per chi cerca qualcosa di più romantico suggerisco però il ristorante Antiquum (Rua de Entrequintas 220) che oltre alla vista offre una cucina d’eccellenza.
Lasciata Porto ci dirigiamo in auto a Sud, verso Cascais località conosciuta dagli italiani perché per decenni luogo d’esilio della nostra ex famiglia reale, ora diventata il paradiso per gli amanti di surf, windsurf e kitesurf, grazie al vento che soffia perenne. In zona merita una rapida visita Cabo San Roca, il luogo più a Ovest del continente europeo, praticamente sempre immerso nella nebbia a causa di un particolare microclima (anche se i giapponesi tentano ugualmente di fotografare il paesaggio). La località vicina da non perdere è però Sintra, città patrimonio dell’Umanità, dove troviamo una folla di auto e bus. La coda più lunga è quella per entrare nella Quinta da Regaleira, palazzo ricostruito all’inizio del ventesimo secolo dall’architetto Luigi Manini su commissione di Antonio Augusto Carvalho Monteiro che volle creare un luogo che fosse al contempo abitazione e percorso iniziatico di tipo esoterico-massonico. Ma tutta la città merita di essere visitata. Almeno tanto quanto Evora, l’antica capitale del Paese, che raggiungiamo nel giro di un paio d’ore sulle semivuote autostrade portoghesi. Su cui però conviene viaggiare se muniti del locale Telepass (che si chiama Via Verde) in quanto diversi tratti autostradali a pagamento in Portogallo sono privi di caselli e segnalano il passaggio con le telecamere. Senza la Via Verde si è costretti a pagare il pedaggio in posta entro 5 giorni lavorativi.
Arrivati ad Evora ci troviamo davanti ad una città cinta da mura, come Lucca per intenderci, in cui conviene parcheggiare e muoversi a piedi tra palazzi antichi e chiesette gioiello. Da Evora con alcune ore di viaggio si arriva in Algarve, la regione di mare per eccellenza del Portogallo. Il primo obiettivo è la penisola di Sagres non solo attirati dai tramonti visibili dal faro di Cabo de Sao Vicente, che per i portoghesi sono i più belli d’Europa, ma soprattutto dalle tante spiagge, di cui alcune molto belle. Anche se a dire il vero il bagno è solo per i più coraggiosi, visto che l’acqua è, ovunque, ghiacciata. Anche qui come a Cascais si scorgono però i segni della crisi economica da cui il Portogallo si sta risollevando. Con i tanti cartelli vendesi sui cancelli di nuovissime case di vacanza, finite in mano alle banche dopo che i proprietari non riuscivano più a pagare i mutui. Ma paesini e città sono pieni di turisti, soprattutto britannici. Come quelli che ritroviamo a Portimao, città di mare scelta per soggiornare nel celebre Hotel Bela Vista, il più antico dell’Algarve (risale al 1934). Il quale nonostante la posizione privilegiata su Praia da Roca è ora purtroppo circondato da una selva di hotel e palazzoni. L’interno dell’albergo però è stato rifatto dal celebre studio Viterbo interior design che ha permesso all’hotel di veder rinnovato il suo antico splendore e di vincere numerosi premi.
Dopo un soggiorno troppo breve ritorniamo per prendere il volo di ritorno. Ma prima, a poche decine di km da Porto, ci fermiamo per ammirare Aveiro, la Venezia del Portogallo, chiamata così per i canali che l’attraversano. E ancora una volta osservando il mare alla fine dell’estuario del fiume siamo colti da quella sensazione che ci ha colto spesso in Portogallo. Quella di trovarci in un luogo alla fine del mondo dove natura e storia diventano finalmente un tutt’unico.