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 2017  agosto 13 Domenica calendario

Dai 5Stelle il modello Bagheria linea soft su cemento selvaggio

I Verdi non hanno dubbi: «È una sanatoria che blocca le demolizioni». E per questo chiedono a gran voce «al prefetto di Palermo e alla Regione Siciliana d’intervenire per fermare l’ennesimo scempio delle norme». Nel mirino degli ambientalisti c’è il Comune di Bagheria, amministrato dal Movimento 5 stelle, che ha appena approvato un regolamento in tema di abusivismo a dir poco discutibile in una città ad alta densità d’illeciti edilizi. Ben 600 gli immobili da abbattere con ordinanza del Tribunale, meno di una decina le demolizioni avviate, il tutto in un Comune dove lo stesso sindaco Patrizio Cinque insieme ai suoi genitori è proprietario di una casa abusiva. Il Consiglio comunale a maggioranza grillina ha appena approvato un regolamento in materia di edilizia nel quale non mancano le aperture agli abusivi: si va dalla possibilità per il sindaco in prima persona di dare un «diritto provvisorio di abitazione» anche a chi ha costruito a ridosso del mare, alla previsione dell’ereditarietà dell’immobile fino alla vendita del bene da parte del Comune, dopo averne acquisito la proprietà «per utilità pubblica», prevedendo però un diritto di prelazione per l’abusivo stesso. Tradotto: con questo regolamento difficile che vengano abbattuti immobili nel grande centro a due passi da Palermo che dagli anni Settanta agli anni Duemila è cresciuto a dismisura senza alcuna regola. Il sindaco Cinque si difende: «I Verdi sono ignoranti, noi abbiamo demolito delle case abusive e io stesso ho denunciato abusi di mafiosi che vogliono farmela pagare per questo», dice. Ed è vero: ma il regolamento da lui voluto sembra andare adesso in un’altra direzione. Il caso Bagheria è esploso in questi giorni d’estate dopo che il candidato governatore dei 5 stelle, Giancarlo Cancelleri, girando l’Isola insieme a Luigi Di Maio e Alessandro Di Batista, oltre a parlare di «abusivismo di necessità», lanciando un messaggio ambiguo, ha citato come esempio, che in caso di elezione sarà seguito dal Movimento, proprio quanto fatto dall’amministrazione locale grillina. I 5 stelle a Bagheria concedono «il diritto di abitazione» in un immobile abusivo utilizzato come prima casa», non solo al «responsabile dell’abuso e ai componenti del suo nucleo familiare», ma anche a «figli, parenti in linea retta, sposati o coppie di fatto occupanti unità immobiliari autonome dello stesso fabbricato». E in un altro punto del regolamento prevedono un articolo dal titolo emblematico: «Casi eccezionali». Articolo nel quale si legge che «nel caso in cui l’immobile acquisito al patrimonio comunale non possa essere mantenuto perché costruito in zona di inedificabilità assoluta», quindi anche sul mare, si dà la possibilità al sindaco di concedere il diritto di «abitazione temporaneo» fino a quando il Comune non reperirà le somme per la demolizione. Un altro paradosso. Su questo regolamento un gruppo di consiglieri comunali ha presentato un esposto in procura sottolineando come vi sia un possibile conflitto d’interesse, sia perché è stato proposto dal sindaco Cinque, «che insieme ai parenti è proprietario di un immobile abusivo», sia perché è stato votato da consiglieri che «hanno parenti in linea retta proprietari di immobili abusivi». La Regione a breve avvierà una ispezione e la polemica è destinata a continuare. Certo è che il Movimento in Sicilia a ridosso del voto lancia messaggi moderati a migliaia di abusivi.