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 2017  agosto 13 Domenica calendario

Giada Bennici: «Macché eroe sindaco, cacciato perché incapace»

A tre giorni dalla sfiducia al sindaco di Licata, Angelo Cambiano, la più giovane consigliera Giada Bennici, 23 anni, è stizzita: «Non lo abbiamo mandato a casa per la lotta agli abusivi, semplicemente amministrava male». Lei è vicina ad Alternativa popolare del ministro degli Esteri Angelino Alfano, il quale dopo un’intimidazione al primo cittadino andò nella cittadina agrigentina per dimostrare solidarietà. «Siamo stati coraggiosi a metterci contro il paladino della legalità». Consigliera Bennici, siete al centro delle polemiche: avete mandato a casa uno dei pochi sindaci che ha demolito le case abusive. «Stiamo assistendo a una strumentalizzazione: quando arriverà il commissario continuerà a demolire le abitazioni abusive. Abbiamo votato la mozione di sfiducia perché non ha amministrato bene». L’ormai ex sindaco ha bollato questo ragionamento come un pretesto per interrompere le demolizioni. «Non è vero. Cambiano si è dimostrato una persona non disponibile al dialogo. Noi non lo abbiamo abbandonato in questa sua lotta». Il 25 aprile, giorno festivo, avete votato un atto di indirizzo per sospendere le demolizioni. Lo ha firmato pure lei. «Abbiamo semplicemente sostenuto che bisognava aprire un dialogo con la Regione per capire se fosse ipotizzabile fare una distinzione tra vari casi di abusi, per esempio tra gli immobili entro i 150 metri dal mare e quelli oltre». Lei avrebbe fatto come Cambiano: avrebbe acceso le ruspe? «La legge va rispettata». Quanto ha influito il fatto che sette consiglieri, o loro parenti stretti, avrebberoedifici abusivi? «Per nulla. Licata è piccola: qualche parente non in regola si trova a chiunque».