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 2017  agosto 13 Domenica calendario

Condoni, De Luca contro il governo

«Da domani il governo impegni l’Esercito, il Genio militare, i Provveditorati alle opere pubbliche per procedere alle immediate demolizioni. Si grida contro l’abusivismo, ma non si fa nulla di concreto». Vincenzo De Luca sfida il governo. Il presidente della Campania reagisce così alla scelta di impugnare, su ricorso del presidente dei verdi Angelo Bonelli, la legge regionale che introduce l’abuso di necessità. Scelta che il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ha spiegato ieri a Repubblica: «Quando sento parlare in Italia di condoni mi sembra di tornare indietro di venti anni. Abbiamo impugnato la legge della Campania sugli “abusi di necessità”, siamo pronti a fare lo stesso con tutte le altre norme regionali ispirate a principi diversi da quelli dell’interesse nazionale». Sarà la Corte costituzionale a decidere l’ennesimo conflitto Stato-Regioni e, intanto, la Campania va avanti. Il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, ha annunciato che «sono pronte le linee guida della legge». E De Luca incalza: «Il governo ha impugnato la legge non nel merito, ma sollevando un problema di competenza. Nella nostra legge, in relazione a migliaia di costruzioni abusive lasciate lì per vent’anni, non si ipotizzano affatto condoni, ma si prevede per i Comuni la facoltà di valutare l’utilità sociale degli immobili. In questo caso si ipotizza la requisizione, non il condono, e l’acquisizione al patrimonio pubblico». Il presidente della Campania prova a chiarire: «Nel dibattito sul cosiddetto “abuso di necessità” trovo riferimenti del tutto campati in aria. Da parte nostra massimo rigore. La legge sostiene la “non sanabilità” per quattro categorie di abuso: costruzioni realizzate da imprese camorristiche, costruzioni in zona con vincolo ambientale, in zone idrogeologicamente pericolose o edificate da chi è già in possesso di un alloggio». La battaglia contro l’abusivismo continua ad essere ricca di ostacoli. L’ultimo stop a una demolizione arriva dalla Sicilia dove il Tar ha dato torto al Comune guidato fino a pochi giorni fa dal sindaco anti abusi Angelo Cambiano, sfiduciato dal Consiglio. Il Tar ha accolto un ricorso in relazione alla copertura di un terrazzo e ha condannato il Comune al rimborso delle spese.