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 2017  agosto 13 Domenica calendario

Il tour francese di Neymar parte da Guingamp, fra campi e trattori

Metti un paesello di 7mila abitanti, sperduto nella provincia bretone, con un nome ostico: Guingamp, che si pronuncia all’incirca «Gangòn». Sorta di villaggio di Asterix, con un popolo di tifosi che a volte migra in trattore in trasferta, per rivendicare l’anima irriducibile, da veri galli, votata a un club abituato alle sofferenze della lotta per la salvezza. Ma che non molla mai. Attirando così migliaia di spettatori da tutta la regione, in media 14mila sui 18mila posti disponibili. Stasera, però, lo stadio Roudourou – si pronuncia Rudurù – sarà stracolmo. Tutto esaurito da venerdì scorso, quando cioè il Psg ha presentato al mondo il nuovo gioiello da 222 milioni. Certo, per Neymar si poteva immaginare un debutto più glamour. Gliel’ha negato un po’ per ripicca il Barcellona che, con la scusa di attendere che l’assegno da record comparisse effettivamente sui conti bancari, ha fatto saltare l’esordio nella Ville Lumière, ritardando l’invio dell’ultimo documento per convalidare il trasferimento. Il brasiliano quindi sarà battezzato in casa della squadra forse più anti paillettes del pianeta calcistico francese. E non è il budget da 26 milioni a smentirlo. Non basterebbe neppure a pagare un anno d’ingaggio da 30 milioni della star parigina.

INDOTTO In ogni caso, a Guingamp l’arrivo di Neymar ha riempito le casse degli hotel della zona, nel raggio di una ventina di chilometri, presi d’assalto anche dai giornalisti accreditatisi da tutto il mondo. Un arrembaggio in piena regola con oltre duecento richieste per 82 posti disponibili. E poi è scattata la caccia al biglietto, con i tagliandi inizialmente a 11 euro, in linea con la filosofia popolare del club, schizzati oltre quota cento sui portali di rivendita. E gode anche il resto dell’indotto, con l’impiego per esempio di 145 steward, da tre aziende: una ventina di uomini in più rispetto alle partite più a rischio. Cui si sommano i 25 agenti di sicurezza al seguito degli 840 tifosi parigini. Oltre alla delegazione ufficiale, confinata nelle 90 stanze di un lussuoso hotel della vicina Saint-Brieuc.

TOUR Sarà Guingamp però a finire al centro del mondo, stasera, entrando nella storia come la prima tappa del tour de France di Neymar. Con la speranza magari di amplificare l’effetto di promozione, facendo lo sgambetto ai parigini, battuti tre volte negli ultimi cinque confronti, coppa di Lega inclusa. L’ultima, lo scorso dicembre: 2-1. Rivincita personale del tecnico Antoine Kombouaré, costretto dall’emiro del Qatar nel dicembre 2011 a fare le valige per lasciare il posto a Carlo Ancelotti sulla panchina del Psg. Erano i primi passi del nuovo corso stellare, culminato con l’acquisto record del brasiliano che Emery vuole schierare dal 1’: «È pronto, si è allenato bene». Appena tre giorni in realtà, dopo una breve vacanza in una lussuosa villa a Saint Tropez, affittabile a 300mila euro a settimana. Scampagnata documentata sui giornali con istantanee tra belle donne, feste e tuffi dallo yatch.

LIBERTA’ Momenti di relax prima di tornare al lavoro, scendendo in campo però nella provincia profonda, mettendo a frutto la preparazione estiva fatta con il Barcellona, dove Neymar si sentiva castrato da Messi. E ingabbiato sul fianco sinistro dell’attacco. Toccherà a Emery trovare la miglior formula tattica per mettere a suo agio il brasiliano. In un ipotetico 4-2-3-1, con Pastore in regia, Neymar andrebbe a coprire la zona sinistra del trio alle spalle di Cavani. Ma è più probabile che il Psg non rinunci al rodato 4-3-3 con Verratti, Motta e Rabiot a centrocampo, e un tridente composto da Di Maria, a destra, Cavani di punta, e Neymar a sinistra. Da dove però potrà muoversi con libertà proporzionale al montante dell’investimento deciso dall’emiro del Qatar. Insomma, il brasiliano ha carta bianca per dare spettacolo e iniziare a segnare quei gol che devono riportare in alto il Psg e condurlo poi al Pallone d’oro. Partendo da Guingamp, il riconoscimento sarebbe ancora più meritato.