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 2017  agosto 11 Venerdì calendario

Iran, condannato quando aveva 15 anni, impiccato ieri

Dopo sei anni di carcere è stato impiccato in Iran Alireza Tajiki, il giovane di 21 anni che era stato arrestato, incriminato e condannato a morte da minorenne, all’età di 15 anni. L’esecuzione è avvenuta nella prigione di Shiraz, nel sud del Paese. Lo ha riferito Amnesty International. Il ragazzo, arrestato nel maggio del 2012 era stato condannato a morte ad aprile del 2013 da un tribunale della provincia di Fars per avere violentato e ucciso un suo amico. Il processo era stati «viziato da gravi irregolarità e si era basato prevalentemente su confessioni che Tajiky aveva denunciato di essere stato costretto a fare mediante metodi di tortura: pestaggi, frustrate e sospensione con mani e piedi». «Procedendo a questa esecuzione sfidando i loro obblighi di diritto internazionale e la grande indignazione dell’opinione pubblica internazionale, le autorità iraniane hanno ancora una volta crudelmente mostrato di ignorare del tutto i diritti dei minori. Questa vergognosa azione segna una svolta per l’Iran e rivela la vacuità delle affermazioni secondo le quali l’Iran ha un valido sistema di giustizia minorile», ha dichiarato Magdalena Mughrabi, vicedirettrice di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord. «Alireza Tajiki è stato il quarto minorenne al momento del reato messo a morte quest’anno in Iran. La sua esecuzione, portata a termine nonostante avesse denunciato di essere stato costretto a confessare sotto tortura, conferma l’orrenda tendenza da parte delle autorità iraniane a mettere a morte persone arrestate quando erano minorenni, spesso al termine di processi profondamente iniqui», ha proseguito Mughrabi. «Questa esecuzione costituisce una clamorosa violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del-l’Infanzia, che l’Iran ha ratificato due decenni fa».