Il Sole 24 Ore, 23 giugno 2017
La criptomoneta Ethereum alla prova del flash crash
Il flas crash, o crollo lampo, di un titolo è un vero incubo per investitori e mercati. Questa volta ha interessato l’Ethereum, la moneta digitale (anzi la criptomoneta) del momento, come la definì poco tempo fa il New York Times. Ieri infatti la valuta virtuale – ritenuta alternativa al Bitcoin – in pochi secondi ha visto il proprio valore precipitare da circa 319 dollari a 10 centesimi, per poi risalire repentinamente. Uno sbalzo impressionante che ha fatto letteralmente cedere le gambe non solo a qualche investitore. Ancora difficile capire esattamente cosa sia successo, e qualcuno parla già di problemi tecnici del sistema di contrattazioni. Più preciso è stato Adam White, vicedirettore generale di Gdax, la piattaforma controllata dall’americana Coinbase e su cui è scambiato Ethereum: a determinare il crollo sembra essere stato un ordine di vendita multimilionario piazzato da un trader. In particolare, parlando alla Cnbc, White ha spiegato che l’ordine di vendita ha portato la valuta digitale da 317,81 a 224,48 dollari, ma, poiché ha poi continuato a scendere, sono scattati altri 800 ordini “stop loss” (quelli che si attivano automaticamente quando un contratto scende sotto una determinata soglia prefissata) e questo ha fatto così crollare la valuta fino a 10 centesimi. L’accaduto è un’ulteriore prova dell’estrema volatilità delle valute digitali, tanto più che, come ha precisato White, «dalle indagini iniziali non emergono segnali di violazioni, cosa che può essere frustrante per i clienti». Certo è che le quotazioni di Ethereum (al pari di quelle della rivale Bitcoin) stanno salendo vertiginosamente, ma la crescita avviene tra ampie oscillazioni tra i due sensi. Basti pensare che a metà giugno Ethereum aveva superato i 407 dollari, con un rialzo del 5.001% rispetto ai 7,98 dollari del primo gennaio. Un investimento del genere quindi non sembra essere adatto a investitori dalle «coronarie deboli» e gli ampi sbalzi devono essere considerati come un qualcosa all’ordine del giorno. Certo è che ciò che è accaduto ieri deve suonare un po’ come campanello d’allarme e spingere alla cautela ogni eventuale investitore che desideri avvicinarsi a un mercato particolare come questo.