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 2017  giugno 22 Giovedì calendario

Il Cavaliere trova un posto a Galliani

Silvio Berlusconi ha trovato una nuova missione per Adriano Galliani, il manager cresciuto con lui in Fininvest, che per anni è stato il re delle antenne televisive e poi l’uomo-simbolo del Milan e dei suoi successi. Dovendosi togliere la maglia rossonera, Galliani è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione di Fininvest Gestione Servizi spa, società forse meno nota di altre, ma fra le più strategiche della galassia berlusconiana. Non a caso Galliani rileva l’incarico che fino a questa primavera ha avuto il più importante manager del gruppo, Pasquale Cannatelli, per lunghi anni amministratore delegato di Fininvest di cui oggi è vicepresidente. 
La società di gestione e servizi controlla nel gruppo le più importanti società edilizie, e su alcune di queste ci sono affari importanti in gioco. Ma è anche quella che ha la proprietà del complesso di villa Gernetto a Lesmo, che negli anni non è stato certo un affare, visto il drenaggio continuo di risorse finanziarie per la sua gestione e l’assenza di una clientela di peso con cui sfruttarne l’utilizzo. Villa Gernetto però è diventata il cuore della formazione politica di Forza Italia, curata in prima persona da Silvio Berlusconi. Lì ha sede la cosiddetta Università del pensiero liberale, lo strumento che il leader degli azzurri aveva immaginato per la formazione del proprio personale politico e la scoperta di nuovi talenti eventualmente da lanciare sulla ribalta della politica nazionale. Un po’ scassata nei conti Villa Gernetto, non proprio florido l’orizzonte di Forza Italia, e la stessa holding ora guidata da Galliani potrebbe passarsela meglio: l’ultimo bilancio ha chiuso con una perdita di 5,8 milioni di euro. Ma tutte e tre queste situazioni di partenza decisamente negative sono la probabile ragione dell’arrivo lì dell’uomo che ha portato al successo il Milan: Galliani è un manager abituato alle sfide impossibili. E chissà se quella sua nuova tutela su villa Gernetto non sarà l’antipasto di una missione più politico-finanziaria di cui da tempo si sussurrava: cercare di rimettere in sesto anche Forza Italia, sia dal punto di vista organizzativo che sotto il profilo di bilanci che da anni continuano a piangere. 
La missione a Fininvest gestione servizi in sé per Galliani appare assai meno proibitiva. In cassa ha abbastanza risorse accantonate negli anni precedenti per fare fronte a perdite come quella del 2016, e soprattutto ha prospettive di business che proprio ora si stanno aprendo. La più importante viene da una società collegata, la Immobiliare Lonardo, che ha concluso questa primavera l’iter burocratico per avviare una importante lottizzazione nel comune di Basiglio: 75 mila metri quadrati di edificato con un impegno finanziario decennale di circa 200 milioni di euro. Notizie meno brillanti arrivano da un’altra controllata, quella Edilizia Alta Italia che da tempo immemore è proprietaria di terreni in Sardegna in località Murta Maria, su cui avrebbe voluto sviluppare il progetto turistico di Costa Turchese, bocciato dal Tar un paio di anni fa. A forza di corsi e controricorsi per un progetto che fu di fatto bloccato dall’allora presidente della Regione Sardegna, Renato Soru con una legge che impediva lottizzazioni in prossimità della costa dell’isola, Edilizia Alta Italia ha avuto in questi anni come principale attività la frequenza dei tribunali locali. Anche perché uno dopo l’altro i pastori del posto hanno occupato parte dei terreni con le loro pecore, e dopo qualche tempo hanno avviato azioni giudiziarie per fare riconoscere la loro usucapione. La società ne ha perse e vinte in continuazione, e nell’ultimo anno una delle poche vittorie (per l’usucapione di 85mila mq di terreno in località Cugnana) è stata ribaltata in appello e ora dovrà decidere la Cassazione. 
Nel patrimonio del gruppo ora guidato da Galliani c’è anche la proprietà di numerose sale cinematografiche concentrate soprattutto fra Milano e Roma e generalmente date in gestione a terzi, come la Multisala Odeon nel capoluogo lombardo e le sale Embassy, Fiamma, King e Giulio Cesare a Roma.