16 settembre 1979
Paolo Baffi si dimette da Bankitalia
Dopo poco più di quattro anni di mandato, il governatore della Banca d’Italia, Paolo Baffi, entrato al servizio studi di via Nazionale nel 1936, rassegna le dimissioni. Un governatorato breve ma che impresse ”una netta svolta alla concezione dei rapporti tra la Banca e il sistema politico” e all’attività di Vigilanza. Dalla seconda metà degli anni 40 in poi, infatti, i governatori avevano fatto ampio ricorso al rapporto con le singole banche, attivando un meccanismo di ”moral suasion”. Ma a metà anni 70, sostiene Baffi, questa politica non è più sufficiente: il sistema del credito, troppo rigido e inefficiente, minaccia di entrare nel novero delle imprese in perdita. Per questo non si può più guardare in faccia a nessuno. Anzi, al contrario, le procedure devono essere impersonali e severe. La stessa severità che, ingiustamente, Baffi paga sulla sua pelle (leggi qui l’articolo del Foglio).