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 2017  marzo 28 Martedì calendario

Crociati in Val Susa

Nella vita abbiamo almeno tre certezze: 1) il Sole gira attorno alla Terra; 2) la fetta imburrata cadrà all’ingiù; 3) in Valsusa ci sono dei coglioni. Quest’ultima certezza si è fatta empirica dopo la notizia che qualche genio, per preservare la purezza della Valsusa, sta disseminando i sentieri di spuntoni di ferro conficcati nel terreno, tipo delle croci arrugginite. E la gente finisce al pronto soccorso, ovvio. Qualcuno si è letteralmente traforato il piede. Parliamo di gente normale, non imperialisti del Tav che trapanano montagne: sono solo escursionisti che si fanno un giro per una bassa valle che, oltretutto, non è propriamente una delle sette meraviglie mondiali. Chi sono questi coglioni che piantano croci acuminate? Probabilmente sono parenti di quelli che tendono fili di nylon lungo gli stessi sentieri, nella penombra del bosco: per sfregiare i ciclisti. In alternativa piazzano cavi d’acciaio o filo spinato, pratica diffusa anche in altre regioni. Ora: io in montagna ci vado regolarmente, i turisti lordatori e le mountain-bike mi stanno pure sulle balle. Tuttavia c’è da chiedersi se questi sabotatori teoricamente anonimi (soprattutto se non si indaga) non prefigurino reati anche seri, come tentato omicidio. Anche perché in Valsusa non ci sono solo i coglioni, ma anche due altre categorie. Una è la gente normale, l’altra i coglioni pericolosi.