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 2017  marzo 28 Martedì calendario

Diritto & Rovescio

Si dice che una grande firma tv della Rai (abituata a tutt’altre sontuosità) si sia affidata agli avvocati affinché gli disinnescano la norma per cui i dirigenti delle società pubbliche non possano ottenere retribuzioni annue lorde superiori ai 240 mila euro. Pare che i suoi avvocati abbiano trovato, nelle pieghe di una delle troppe leggi che infestano l’Italia, una norma che disinnescherebbe il tetto che peraltro è già applicato a tutti i dirigenti pubblici. Se è vera, questa mortificante scappatoia, sa di ripiego. La grande firma tv che ritiene di essere declassata rispetto alle sue quotazioni di mercato, se vuol dimostrare di aver ragione, non ha che da mettersi sul mercato. Se vale molto più del tetto, sarà il mercato stesso a dargli ragione, non certo gli azzeccagarbugli creativi. L’economia di mercato non dipende dai codicilli ma dai reciproci interessi. I privati che debbono scucire i soldi ci pensano su due volte. E se te li danno vuol dire che li vali. Tutto qui. Coraggio, grande firma.