Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  marzo 26 Domenica calendario

De Luca imbarazza le donne pd. Serracchiani: si scusi per l’insulto

ROMA «Chiattona». Vincenzo De Luca ci ricasca. Il fascino della «battuta» per il presidente della Campania è irresistibile e pericoloso. Ma questa volta l’offesa alla capogruppo in consiglio regionale dei 5 Stelle Valeria Ciarambino scatena la reazione delle stesse donne del Pd, il partito del governatore.
Spiega il ministro Maria Elena Boschi: «Credo che si sia reso conto anche il presidente De Luca che la sua è stata un’uscita infelice. Siamo dell’idea che si possa ovviamente avere un’opinione diversa, ma che mai si debba attaccare qualcuno per il genere, sia uomo o donna». Più dura invece Debora Serracchiani, vicesegretaria del Pd: «Credo che in questo caso debbano arrivare delle scuse. Governare non è mai semplice, ma per chi ha ruoli di governo, serve maggiore oculatezza, perché deve essere da esempio. Ci sono passata anche io, dagli attacchi personali. Mi è stato detto di tutto e di più, mentre stavo affrontando una separazione. Purtroppo quando c’è di mezzo una donna è facile che si mescolino attacchi politici ad attacchi personali. Il richiamo a stare attenti a come si parla vale per tutti, anche per Luigi Di Maio che evoca la violenza». In linea Pina Picierno, parlamentare europea del Pd: «Ci sono tante ragioni per attaccare i 5 Stelle sul piano politico, anche in Campania. L’ultima cosa che mi aspetterei però è usare un’espressione di questo tipo, che mi pare inopportuna e sbagliata. Queste battute, non solo sulle donne, fanno parte del personaggio De Luca, ma bisognerebbe evitarle».
Le critiche, insomma, sono unanimi, come già accadde per le dichiarazioni di de Luca sulla sindaca di Roma Virginia Raggi, chiamata «bambolina imbambolata», e su Rosy Bindi, definita «un’infame da uccidere». Questa volta nel mirino finisce una frase pronunciata dal presidente della Campania mentre, conversando con i cronisti, si accorge che poco distante la Ciarambino parla a voce alta, durante una diretta Facebook del Movimento. De Luca dice: «C’è una signora che dà fastidio anche quando è a 100 metri di distanza. La chiattona». Espressione partenopea per deridere le persone obese o sovrappeso. Secondo l’Ansa, De Luca prova a discolparsi: «Non ho fatto nomi, stavo parlando di miei amici che stanno passando lì». Ma più tardi ammette, con un tentativo non proprio riuscito di chiedere scusa: «Manderò alla Ciarambino un mazzo di fiori. Sperando che la prossima volta lasci parlare chi a 50 metri da lei sta facendo un’intervista, senza coprirci con le sue grida».
Dura, oltre a quella delle donne del Pd, è stata ovviamente anche la reazione dei 5 Stelle. Su Twitter Beppe Grillo scrive: «Questa è la classe dirigente del Pd. Forza Valeria». Luigi Di Maio, che è molto vicino alla Ciarambino, si ispira allo status di Grillo ma aggiunge del suo: «Che De Luca fosse un cafone lo sapevamo, ma ha oltrepassato il limite. Questa è la classe dirigente del Pd. Forza Valeria, sei una roccia». Il gruppo consiliare regionale parla di «epiteto sessista e volgare, un insulto adoperato con violenza tra le risate di alcuni componenti della maggioranza». Da Napoli arriva la reazione del sindaco Luigi de Magistris: «De Luca chieda scusa, è un’offesa gratuita che non ha nulla a che vedere con la politica».