Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  marzo 26 Domenica calendario

Gwyneth Paltrow fa sesso anale, le piace e lo racconta

Gwyneth Paltrow fa sesso anale. E le piace. Se fossimo in un Paese in cui gli spostamenti del Papa riempiono due tre pagine di giornali, questa passione ci stupirebbe. Ma anche se fossimo in un Paese che ha Trump come presidente. E infatti: stupiamoci. L’attrice americana, 44 anni, pubblica sul suo blog Goop, una sorta di endorsement al sesso anale, facendo considerazioni storiche e culturali in salsa pop. «All’inizio è stato scioccante, poi si è arrivato lo sdoganamento culturale, ora è praticamente lo standard nelle camere da letto». Dall’endorsement al coming out, le parole della bionda – a vederla da fuori stereotipo scialbo- sono una vera prova di femminismo. Di women power. Siamo abituati che la via di Sodoma è tabù, a livello culturale, ma riempie (come nota la Paltrow) le categorie del porno: e piace a tutti, maschi e femmine. Certo, se da un lato l’attrice non lo grida per esibizionismo, dall’altro è chiaro che non vuole salvarci dal bigottismo (immaginiamo che il suo blog, e il suo brand abbiano tratto beneficio dal trattare tali argomenti) ma rende chiaro e manifesto un aspetto troppo spesso sottovalutato: il sesso anale piace anche alle donne. E lo fa lei, che viene da un ambiente borghese per eccellenza. Roberto D’Agostino, che su Dagopsia la definisce «la paladina della vagina», individua perfettamente l’anticonformismo: «Ciò che colpisce della Paltrow è che è una star, ha l’immagine della donna della porta accanto, è una ragazza di buona famiglia borghese. Dice che le piace il sesso anale, fa il colpo, ma non per la pratica in sé: è questo un caso in cui è tutta la cornice a fare il quadro». La Paltrow scrive che non bisogna sentirsi sole: If anal turns you on, you’re definitely not alone («Se il sesso anale ti eccita, non sei da sola»). Sdoganata che fu (quasi fin troppo) con Sex and the City la libertà sessuale, è arrivata l’ora di liberare anche l’argomento principe, che non è la relazione uomo-donna in città, il piacere, il piacere fisico, l’orgasmo: anche questo è della donna. La bionda attrice intervista uno psicanalista e sessuologo autore di un libro guida all’eccitazione The Guide on Getting on!, Paul Joannides, e a lui chiede di chiarire alcune questioni: sì, il sesso anale è meglio farlo col profilattico perché il rischio di malattie sessualmente trasmissibili è più alto; sì, per fare il sesso anale ci vuole un’ottima intesa e una buonissima comunicazione nella coppia. Quanto alla comunicazione nella camera da letto, Roberto D’Agostino la pensa così: «Con il matrimonio tra internet e porno è migliorata la comunicazione: i giovani si formano tutti con i porno, e lì il sesso anale è una categoria: è normale che le coppie siano molto specifiche su quello che piace a letto». E poi nell’intervista sono chiarite alcune specifiche tecniche: per il sesso anale ci vuole pratica, relax, angolazione giusta e non sempre ci si riesce. E sì, alcune donne possono provare l’orgasmo. Maria Elena Barnabi, sex editor di Cosmopolitan (colei che ha portato in italia il rusty trombone). «Il sesso anale negli Stati Uniti è molto diffuso nei college, la Paltrow dà indicazioni tecniche perché se fatto male si rischia di andare al pronto soccorso». In questa libertà borghese (della Paltrow), ma anche popolare (il porno) si individua la migliore rivoluzione femminista che non ti aspetti, perché è quella che non ha bisogno di identificarsi come tale. Gwyneth Paltrow è una donna di 44 anni, divorziata e con due figli dell’America bene che con la sua influenza mediatica sdogana pubblicamente quelle pratiche erotiche che sopitamente riempiono gli orgasmi di molte. E il taglio editoriale «libero», e mai troppo personale, che è diffuso in tutto il blog. In un articolo si parla di orgasm equality, in cui si dice, molto apertamente, che un modo per liberarsi della misoginia è insegnare ai ragazzi l’educazione sessuale: imparare a fare sesso nel rispetto di tutti. E che sì, l’uguaglianza di genere sta anche nella parità e nell’uguaglianza degli orgasmi. Prosegue ancora Maria Elena Barnabi: «Ha ragione la Paltrow a parlare di piacere femminile: la stimolazione anale piace a tutti, alle donne e all’uomo, è un dato di fatto».