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 2017  febbraio 26 Domenica calendario

Svolta nei conti di Volkswagen. Utili record e primato di vendite

Milano A 18 mesi di distanza dal dieselgate, Volkswagen non solo torna all’utile, con 7,1 miliardi di euro di risultato operativo (contro una perdita dei 4,1 miliardi nel 2005) e 5,1 miliardi di profitti netti (attribuibili agli azionisti Vw) nel 2016, ma realizza «la migliore performance di sempre». E allo stesso tempo vara una stretta sugli stipendi dei top manager. Il risultato operativo l’anno scorso sarebbe stato infatti pari a 14,6 miliardi, se il gruppo di Wolfsburg non avesse dovuto mettere da parte altri 6,4 miliardi per i contenzioni legali dello scandalo sulle emissioni truccate scoppiato nell’autunno 2015, ha sottolineato il ceo Matthias Müller, una decisione che ha fatto salire a 22,6 miliardi (finora) gli accantonamenti totali.
A dispetto degli strascichi del dieselgate e alle difficoltà su alcuni mercati, come in Brasile e in Russia, l’anno scorso Volkswagen – che tra i suoi marchi include Porsche, Audi e Skoda – ha venduto 10,3 milioni di veicoli, diventando primo produttore mondiale, davanti alla giapponese Toyota, mentre le vendite consolidate sono state pari a 217,3 miliardi, in aumento dell’1,9% sul 2015, soprattutto grazie al forte contributo del segmento di lusso. Il board proporrà un dividendo di 2 euro per le azioni ordinarie e di 2,06 euro per i titoli privilegiati.
Accanto al risanamento dei conti, dopo la maxiperdita di 1,6 miliardi registrata del 2015, il consiglio di Sorveglianza di Volkswagen ha approvato nuove regole per gli stipendi dei top manager, tema sensibile che ha acceso il dibattito politico in un anno elettorale in Germania. Dal 2017 lo stipendio del ceo non potrà superare il tetto annuale dei 10 milioni, mentre gli altri membri del consiglio di amministrazione non potranno ricevere più di 5,5 milioni. Nel nuovo sistema sono stati inoltre inaspriti i criteri per i bonus, che vengono ridimensionati, mentre è stata innalzata la parte di compenso fisso. In passato fece scalpore lo stipendio di Martin Winterkorn che nel 2011 portò a casa 17,5 milioni. Per il 2017 il gruppo tedesco prevede un rallentamento generale delle vendite sul mercato, ma è più ottimista per i propri marchi, nonostante la frenata delle vendite a gennaio in Cina, il maggiore mercato per Volkswagen, con una previsione di crescita del 4% delle vendite, mentre il margine operativo viene stimato tra il 6 e il 7%, rispetto al 6,7% registrato l’anno scorso.