Corriere della Sera, 8 febbraio 2017
Tags : Politica Polonia Unione Europea
La scomoda Polonia, che Merkel non può perdere
Non dare la Polonia per persa: è troppo importante. Con questo spirito, ieri Angela Merkel è andata a Varsavia per incontrare il governo di uno dei partner più «complicati» della Ue. Il Paese è sotto pressione di Bruxelles perché l’esecutivo guidato da Beata Szydlo e ispirato dal leader del partito Legge e Giustizia Jaroslaw Kaczynski sta pesantemente limitando i poteri della Corte costituzionale e l’indipendenza dei media. In più, Varsavia da una parte ha montato una dura opposizione alla distribuzione in Europa dei profughi che chiedono asilo, in contrasto con Berlino, ma dall’altra è molto preoccupato delle ingerenze russe in Europa, e su questo è vicino ai timori di Merkel.
Viaggio complicato, dunque, per la cancelliera tedesca. La quale ha ricordato Solidarnosc, per dire che le sue battaglie per la libertà di opinione e «per l’indipendenza del sistema giudiziario e dei media» ebbero grande influenza su di lei, quando era una ragazza della Germania Est, e per affermare che quei valori vanno sostenuti anche oggi. Poi, però, ha ribadito l’importanza di Varsavia nella Ue e nel rapporto con gli Usa. Ha poi incontrato l’opposizione e, a cena, Kaczynski, dal quale la divide quasi tutto. È che in questo 2017 per Frau Merkel niente è facile ma tutto è importante. E non vuole perdere la Polonia.