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 2017  gennaio 18 Mercoledì calendario

Sky riorganizza e porta il tg a Milano. I sindacati: a Roma 120 esuberi

Via da Roma. Sky Italia ha presentato ieri ai sindacati il piano con cui intende concentrare investimenti e personale nel quartier generale di Milano che diventerà sempre più centro europeo di produzione e sviluppo tecnologico. Obiettivo: trasferire seicento chilometri più a nord il canale all news Sky Tg24 e la maggioranza dei lavoratori della sede di via Salaria: 300 tra impiegati, operatori e giornalisti. Ottanta gli esuberi comunicati dall’azienda nel capoluogo lombardo, 120 quelli quantificati dai rappresentanti dei lavoratori nella capitale dove resterà solo la redazione politica e del Centro Italia (20-25 persone in tutto) in un nuovo studio più centrale.
La volontà dell’azienda – secondo quanto comunicato dal comitato di redazione – sarebbe di chiudere l’operazione entro l’anno per rispondere prontamente ai mutamenti del mercato. L’ingresso di nuovi concorrenti (a cominciare da Amazon e Netflix ), ma anche le manovre di Vivendi su Mediaset hanno accelerato la necessità del piano con cui Sky intende «eliminare attività obsolete e concentrarle geograficamente» ha spiegato l’amministratore del gruppo Andrea Zappia ai dipendenti. Dal 2003 il gruppo ha investito in Italia circa 20 miliardi in contenuti e tecnologie, generando un giro d’affari di oltre 32 miliardi e impiegando 4 mila dipendenti. Gli ultimi dati disponibili evidenziano un quadro di sostanziale tenuta di Sky Italia con un fatturato di 2,78 miliardi e abbonati a quota 4.760.000 (entrambi in lieve crescita). L’azienda ha investito nella sede di Milano Santa Giulia, «polo all’avanguardia a livello internazionale su cui – ha detto ancora Andrea Zappia – abbiamo deciso di puntare anche per i prossimi anni». La decisione di abbandonare Roma, quindi, era nell’aria come il trasferimento di SkyTg24 che ha bisogno di «un’ulteriore incisiva ripartenza». «Non è più sostenibile la presenza a Roma nelle dimensioni attuali» ha concluso il manager che avrebbe escluso l’apertura dello stato di crisi e ha annunciato di voler avviare «da subito un aperto e trasparente dialogo con le organizzazioni e rappresentanze sindacali per garantire, ove possibile, il miglior risultato per i lavoratori in termini di continuità occupazionale e opportunità di ricollocazione professionale».
Cgil, Cisl e Uil incontreranno i dipendenti nei prossimi giorni, mentre i cronisti di Sky Tg 24 si riuniranno oggi pomeriggio in assemblea. «Sky rappresenta il 15% dei ricavi del settore. Il ministero dello Sviluppo chieda chiarimenti ai vertici» ha detto il deputato Pd Michele Anzaldi.