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 2002  luglio 06 Sabato calendario

Storia delle vacanze

• Altre collezioni. ”La popolazione di pescatori della Riviera (Costa Azzurra, ndr) ha la stessa libertà dei napoletani” (Oscar Wilde, 1898).
• Réclame. Uno dei temi più sfruttati dagli operatori turistici per invogliare al viaggio è quello della vacanza come comunione familiare.
• Effetti collaterali. Tra le prime mete turistiche di massa le cascate del Niagara, soprattutto per le coppie in viaggio. Luogo selvaggio, pittoresco e romantico per eccellenza, la necessità di approntare strutture d’accoglienza lo privò in parte del suo fascino a partire dalla fine Ottocento.
• Ammonimenti, premonizioni. Alexis de Tocqueville, autore del celebre trattato Democrazia in America, ammonì: ”Se volete godervi le cascate del Niagara sbrigatevi, presto sarà troppo tardi”.
• Delusioni. Contrariamente al cliché dell’ebbrezza della velocità che dà le vertigini soprattutto alle donne eccetera, quando una svedese, nel 1846, viaggiò su un treno a vapore in Germania si lamentò della deludente lentezza: le avevano detto che non sarebbe neanche riuscita a vedere il paesaggio dal finestrino.
• Pro velocità. ”Una persona moderna che viaggia in auto su una strada asfaltata può anche rimanere colpita dalla bellezza del paesaggio che attraversa. Perché la velocità stessa, il modo rapido di viaggiare, contengono il potenziale per nuove intense impressioni della bellezza” (anonimo turista del 1934).
• Contro. ”L’automobile è un simulatore di panorami” (Paul Virilio, futurologo contemporaneo).
• Indiani e cow boy. Negli anni Sessanta e Settanta, negli Stati Uniti, esplode il campeggio, concetto turistico legato all’automobile. Uno dei primi campeggi fu il Wigwam Village, inaugurato negli anni Trenta in Kentucky, con tende che richiamavano quelle degli indiani.
• Primati. Secondo alcuni la prima cartolina ricordo fu stampata all’Esposizione Universale del 1889 a Parigi. Raffigurava la torre Eiffel.
• Tramonti. Il soggetto probabilmente più rappresentato nelle cartoline di tutto il secolo scorso è il tramonto.
• Heil. In una foto d’epoca, su una spiaggia della Germania: un castello di sabbia e tutt’intorno bagnanti che fanno il saluto nazista.
• Arte, Natura. ”Penso che non dimenticherò mai lo spettacolo dell’Etna al tramonto; la montagna quasi invisibile in una foschia grigio pastello, con il cratere incandescente che ne disegnava il profilo, quasi fosse un riflesso, in un filo di fumo grigio, con tutto l’orizzonte dietro radioso di luce rosa... Nulla che io abbia mai visto in Arte o in Natura è mai stato tanto ripugnante” (Evelyn Waugh).
• Ponti col passato. Le sedie a sdraio pieghevoli, tipico arredo balneare, nascono in tutt’altra collocazione ormai scomparsa: quella dei ponti dei transatlantici.
• Charter. La prima destinazione raggiungibile con voli charter fu Majorca negli anni Sessanta.
• Motto delle turiste nordiche in vacanza: sun, sea, sand and sex, cioè sole, mare, spiaggia e sesso. Motto dei turisti nordici in vacanza: sun, sea, sand and spirits, cioè sole, mare, spiaggia e alcolici.
• Divisione dei ruoli. In una copertina della rivista americana Motor Camper & Turist, del 1925, il figlioletto sorride sotto la tenda, papà si guarda intorno soddisfatto con la pipa in bocca. E la giovane mamma inginocchiata sul fornello da campo.
• Gru. Il boom turistico negli anni Sessanta e Sessanta fa sì che le gru siano parte del paesaggio e la costa un eterno cantiere.
• Globalizzazione. Menù di una taverna di Makrigialos, Creta: hamburger, sandwich, toast, souvlaki, spiedini, omelette, pizza, patatine, insalata greca.
• Acqua. Si è stimato che un turista, in Marocco, tra docce, preparazione del cibo, lavaggio abiti e stanza, bevande eccetera, utilizza 300 litri d’acqua al giorno: ciò equivale in 26 giorni al fabbisogno annuo di un marocchino medio.
• Anima e corpo. ”I corpi dei nudisti sono liberi ma le loro anime sono strette in un corsetto” (slogan antinudismo).
• Nata nell’Ottocento con lo sviluppo del ceto borghese, figlia dunque della rivoluzione industriale e dell’urbanizzazione, la vacanza di massa ha raggiunto il suo apice nel dopoguerra con la modernizzazione dei trasporti. Dalla prima cartolina a Disneyland, storia di un rito irrinunciabile della società contemporanea. Orvar Lofgren, professore di etnologia all’università di Lund, in Svezia, è autore di numerosi saggi come Produttori di cultura: antropologia storica della vita del ceto medio.