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 2016  ottobre 28 Venerdì calendario

Come mai, con due scosse quasi uguali (5,9 l’altra sera, 6,0 il 24 agosto) il terremoto di Amatrice ha provocato 298 morti e quello della Marche nessuno?• È strano perché anche le morfologie delle due zone non sono poi troppo diverse

Come mai, con due scosse quasi uguali (5,9 l’altra sera, 6,0 il 24 agosto) il terremoto di Amatrice ha provocato 298 morti e quello della Marche nessuno?

È strano perché anche le morfologie delle due zone non sono poi troppo diverse.
In genere, il forte terremoto è preceduto da piccoli tremiti che possono durare anche molti giorni e che non sono mai abbastanza violenti da provocare una fuga generalizzata. Questi tremiti ricominciano dopo la scossa-apice, vengono chiamati scosse d’assestamento e ce ne possono essere di forti, anche se in genere non così forti come la prima. Nel caso delle Marche è invece accaduto che una scossa molto forte, ma non abbastanza da risultare letale, ha fatto fuggire di casa le famiglie. Erano le 19.10. Quando è arrivato il colpo da 5,9 alle 21.10 la gente era già fuori. La stessa Terra ha dato l’allarme, insomma. E si sono salvati tutti.  

Ci sono state anche stavolta le scosse d’assestamento?
Eccome. Ce ne sono state almeno duecento e tre molto forti. Sentiamo Alessandro Amato, il sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che sta monitorando fin dal primo minuto l’evento. «Dopo le due del mattino ci sono state 105 scosse, e 30 di queste superiori alla magnitudo 3,0. Tre scosse sono state superiori ai 4 gradi della scala Richter, tutte nella zona di Macerata. Ore 5.19: scossa di magnitudo 4,1. Ore Ore 5.50: scossa di magnitudo 4,1. Ore 10.21: ancora una magnitudo 4,4. Castelsantangelo sul Nera è a sei chilometri, Norcia a sette, Preci a dieci.  Le scosse si sono sentite anche in Austria. Secondo l’istituto geofisico Zamg, sono state 150 le segnalazioni giunte alla centrale di Vienna, soprattutto dalle zone di Innsbruck, Klagenfurt, Villaco e Salisburgo. L’agenzia Apa ha scritto che i piani alti degli edifici si sono mossi, mentre i lampadari hanno preso a oscillare nelle case.  

Gli sfollati delle Marche e dell’Umbria?
Dovrebbero essere quattromila. Sono attese altre duemila brande, mentre è partita una richiesta di mille letti da distribuire nelle zone colpite. In molti hanno passato la notte in auto o in rifugi di fortuna. La pioggia torrenziale, i detriti e il fango rendono i soccorsi e la conta dei danni difficile. Secondo le previsioni il tempo migliorerà, ma farà più freddo. Il consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e ha stanziato con un decreto 40 milioni di euro. Il governo vorrebbe evitare le tende e trovare subito una soluzione strutturale, cioè mandare chi è rimasto senza casa negli alberghi. Oggi le scuole resteranno chiuse in Umbria, Marche, Abruzzo e in alcune località del Lazio. Nell’Ascolano si tornerà in classe lunedì.  

I danni?
A Visso le case sono tutte inagibili. Ad Amatrice è crollato del tutto il palazzo del Comune, che era stato già gravemente danneggiato il 24 agosto. Crollato anche il cosiddetto "palazzo rosso" di quattro piani che aveva resistito al terremoto di agosto. È il "palazzo della banca", come lo chiamano i residenti, che campeggiava in tutte le foto del centro distrutto di Amatrice. Hanno ancora resistito alle scosse, invece, le due torri. Sono in corso sopralluoghi di vigili del fuoco, protezione civile e tecnici del Comune in tutte le frazioni del territorio. Dopo la pioggia torrenziale che ha investito le zone del terremoto, il fango ha invaso le stradine dei paesi già resi inagibili dai calcinacci e dalle macerie. Non appena le condizioni meteo lo permetteranno, un elicottero dei vigili del fuoco s’alzerà in volo per soccorrere le cinque persone rimaste bloccate a causa di una frana nella frazione di Acquasanta.  Il comune di Preci è rimasto completamente isolato fino alla tarda mattinata ma poi alcune strade sono state riaperte e il paese è tornato raggiungibile. La chiesa di San Salvatore a Campi di Norcia è completamente crollata, la chiesa della Madonna delle Grazie a Preci è venuta giù in parte, è gravemente danneggiato il rosone dell’Abbazia di Sant’Eutizio a Preci. Gli ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli e il carcere di Camerino si sono dovuti evacuare. A Ussita la strada si è sollevata di venti centimetri ed è crollata la chiesa



E la viabilità?
La Salaria si può nuovamente ripercorrere per intero, ma a senso alternato nella zona di Pescara del Tronto. Riaperte anche la Septemdama e la Spoleto-Norcia (o 685). Con l’energia elettrica non ci sono più problemi.