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 2016  settembre 29 Giovedì calendario

Elon Musk ha un piano per colonizzare Marte

«Una colonia su Marte» con questo slogan Elon Musk, co-fondatore di PayPal, creatore della super-macchina elettrica Tesla e di altre imprese, dopo essere diventato fornitore della Nasa per i servizi di rifornimento della stazione spaziale ISS, ora progetta il balzo verso il Pianeta Rosso. Per annunciarlo sceglie il luogo più adatto, il congresso mondiale di astronautica in corso a Guadalajara, in Messico. La sua presentazione davanti ai capi di tutte le grandi agenzie spaziali, oscillando tra dati tecnici e visioni future, sembra un meraviglioso racconto di fantascienza come si poteva leggere nei libri di Arthur C. Clarke. Il piano di Musk parte dalle sue esperienze cosmiche, la costruzione del razzo Falcon e della capsula automatica Dragon con cui ora vola verso la Iss. E dopo aver mostrato un video dal sapore di un breve ma affascinante film, avverte: «Quello che vedete è molto vicino a ciò che presto costruiremo».
Il progetto per la conquista di Marte prevede un super-razzo più alto e potente del Saturno V, che ha portato gli astronauti sulla Luna, e un’astronave per cento passeggeri: il biglietto partirà da 500 mila dollari che poi scenderanno a 200. Nella sua idea c’è la creazione di una civiltà marziana con un milione di terrestri da trasportare lassù con diecimila missioni in partenza ogni 26 mesi quando le posizioni di Terra e Marte sono favorevoli. Il viaggio (115 giorni) sarà compiuto a gruppi di mille astronavi. «Perché la comunità sia auto-sufficiente occorreranno da 40 a 100 anni», precisa l’imprenditore, finanziato anche dalla Nasa, che per il nuovo propulsore Raptor necessario al super-razzo ha ricevuto 33,6 milioni di dollari dall’Usaf, l’aviazione militare.
Il piano battezzato Interplanetary Trasport System consentirà di andare pure oltre Marte. «Il futuro dell’umanità offre due prospettive – dice Musk —. O diventiamo una specie multiplanetaria, una vera civiltà spaziale, o siamo destinati all’estinzione». Intanto sta preparando la navicella Mars Dragon, con la quale ipotizza il primo volo umano su Marte nel 2024. Ma già nel 2018 prevede di sperimentarla sul Pianeta Rosso senza uomini a bordo. La sua società Space X sosterrà gli sviluppi con decine di milioni mentre i grandi finanziamenti necessari all’impresa dovranno arrivare da una partecipazione pubblico-privato.
La Nasa, che ha un piano per portare l’uomo su Marte intorno al 2035, ha commentato positivamente l’annuncio. «Le idee di Musk sembrano visionarie ma come imprenditore ha dimostrato di saperle realizzare diventando il riferimento per un nuovo modo di fare spazio», commenta Roberto Battiston, presidente dell’agenzia spaziale Asi tra i protagonisti del congresso di Guadalajara. «Riprende – aggiunge – il piano di Wernher von Braun di mezzo secolo fa in un modo adeguato e credibile; un piano reale, non una visione impossibile, e di grande stimolo per tutti».