Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Migliaia di uomini si sono riuniti nella comunità “MGTOW”, “Men Going Their Own Way”, uomini che se la cavano da soli. La prima regola? Abbandonare qualsiasi relazione romantica con le donne. Solo su “Reddit” se ne contano 15.000, poi c’è il sito “MGTOW.com”, e nonostante il loro odio per le donne, non sono gay, anzi l’omosessualità non è proprio accettata. Incoraggiano i mariti a lasciare le mogli, discutono su meriti del fare visita alle prostitute e dello svincolarsi dai legami con l’altro sesso. Per alcuni di loro le canzoni pop sono pura propaganda femminista e le donne fingono l’orgasmo solo per sottomettere ancora di più l’uomo. Altri si proclamano orgogliosamente vergini. Chiamano la loro corrente “uominismo”, opposta al femminismo. Dal loro punto di vista, gli uomini sono le vittime delle relazioni eterosessuali. Il matrimonio è una frode, dopo il sì l’uomo diventa il bancomat e la donna mostra il vero carattere, in genere ingrassando. Il femminismo induce le donne a spogliarsi e poi incolpa gli uomini che le guardano. I “MGTOW” evocano la scena di “Matrix” in cui il Prescelto sceglie la pillola rossa della consapevolezza e non quella blu dell’illusione. L’obiettivo? Liberarsi dai vincoli sociali, noto come “Livello 4”. Il “livello 0” implica l’assunzione della pillola rossa, riconoscere come falsa l’uguaglianza fra i sessi, e rifiutare le relazioni a lungo termine, preferendo incontri sessuali. Nel secondo livello si devono superare anche quelli. Il “livello 3” si basa sull’indipendenza totale e si concentra sul fare soldi. Gli ostacoli sono tanti: i cavalieri che ancora sostengono le donne, chi lotta per la giustizia sociale, i pro-LGBT. Gli eroi dei MGTOW? Gli erbivori giapponesi, ragazzi fra i 20 e i 30 anni che non hanno interesse per il matrimonio e per il sesso. Citano poi Schopenhauer, Tesla, Beethoven, Galileo, e pure Gesù Cristo”. La comunità può essere virtuale, ma la sua determinazione sembra reale.

KASHMIRA GANDER